Gli esperti hanno detto che, dato che il Messico è un Paese "libero da transgenici" perché sono proibiti per la legge e per altre prove, tutto indica che la contaminazione sia dovuta all'importazione del mais, soprattutto dagli Stati Uniti.
Ricercatori dell'Università nazionale autonoma del Messico Unam e dell'Università autonoma metropolitana Uam hanno segnalato che "sono stati trovati transgeni del mais" che danno resistenza all'erbicida glifosato e proteine ricombinanti che danno resistenza a insetti, con tossine di origine batterica.
In uno studio pubblicato sulla rivista scientifica americana Agroecology and Sustainable Food Systems, Elena Alvarez Buylla, ricercatrice presso l'Istituto di Ecologia della UNAM, tra gli autori, ha accusato la Commissione federale per la protezione contro il rischio sanitario (Confepris), avendo ha approvato questi prodotti come "idonei al consumo umano".
"Non è illegale, ma è un problema di illegittimità", ha detto Alma Piñeyro, altra autrice dello studio.
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