Nel primo trimestre di quest'anno - rileva Coldiretti regionale - le imprese 'under 35' totali in Emilia-Romagna sono risultate 27.681, con un calo di 1.125 aziende (-3,9%) rispetto allo stesso periodo del 2017. I cali maggiori si sono avuti nel settore delle costruzioni (-681 unità, -11,1%) dei servizi (-473, -2,6%) e dell'industria (-72, -3,4%). In controtendenza rispetto all'andamento prevalente sono cresciute solo le imprese giovani dell'agricoltura, silvicoltura e pesca con 101 imprese in più (+4,8%), a conferma dell'attrazione che le opportunità offerte dal settore esercitano sui giovani. L'apertura di aziende riguarda l'agricoltura e la silvicoltura (+74 imprese, +4,4%), ma anche la pesca e l'acquacoltura (+32, +9,1%). Tra chi fa dell'agricoltura una scelta di vita scommettendo sulla campagna con passione e professionalità, la metà è laureata e mediamente i giovani possiedono una superficie agricola superiore del 54% e un fatturato più elevato del 75% rispetto alla media, con il 50% in più di occupati per azienda. A caratterizzare le imprese giovanili del settore è anche il fatto che a quasi vent'anni dall'approvazione della legge che ha rivoluzionato le campagne, la 228 del 2001 (conosciuta come legge di Orientamento) fortemente sostenuta da Coldiretti, i giovani hanno interpretato in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale, avviando attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dall'adottare un albero o un animale all'agricoltura sociale, dalla cura di parchi e giardini ai prodotti per il benessere e la cura della persona.
"Abbiamo messo a disposizione dei giovani la grande esperienza di Coldiretti - spiega il responsabile regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Andrea Degli Esposti - per sostenere chi è interessato a impegnare il proprio futuro in agricoltura e cogliere tutte le opportunità che la legge di Orientamento offre alle aziende agricole per l'accesso ai finanziamenti e consentire di superare le tante difficoltà burocratiche nell'avviare una propria impresa". "I numeri in costante crescita dei nuovi ingressi ci dicono che l'interesse dei giovani verso la scelta imprenditoriale in agricoltura è un fatto quasi epocale e non certo occasionale - aggiunge il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri - per questo occorrono politiche da parte delle istituzioni, in primis della Regione, che possano sostenere queste scelte e consolidare le aziende giovani e innovative che costituiranno il futuro produttivo ed ambientale del nostro territorio".
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