La multinazionale svizzera Nestlé ha
posto la prima pietra del suo nuovo impianto di produzione
alimentare a Cuba, creato con l'impresa statale dell'isola
Coralsa con un investimento di 55 milioni di dollari nella Zona
speciale di sviluppo di Mariel. Lo rende noto 14ymedio, sito
news della blogger dissidente Yoani Sanchez, citando l'agenzia
Efe. La fabbrica di Nescor, impresa mista nata
dall'associazione, si dedicherà alla produzione di caffè tostato
e macinato, biscotti e cracker, bevande in polvere, zuppe
istantanee. L'impianto inizierà le sue attività nel 2019, ma per
avere tutte le linee di produzione a pieno regime bisognerà
aspettare il primo trimestre del 2020. Il vicepresidente e
direttore Nestlé per l'America, Laurent Freixe, ha partecipato
martedì alla cerimonia ufficiale di collocazione della prima
pietra, che segna l'inizio dei lavori di costruzione della
fabbrica nel sito industriale di Mariel, a circa 40 chilometri
da L'Avana, voluto da Raul Castro per rilanciare l'economia di
Cuba. "Il nostro primo obiettivo è il mercato locale che ha
molte potenzialità, e vogliamo collaborare con Cuba nel suo
sviluppo economico investendo in questa fabbrica
all'avanguardia", ha detto Freixe dopo la cerimonia. Uno degli
obiettivi delle riforme economiche di Cuba è lo sviluppo
dell'industria agroalimentare locale, per ridurre le
importazioni alimentari per le quali il Paese spende circa 2,5
miliardi di dollari l'anno.
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