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Antartide, supericeberg ha destabilizzato il ghiacciaio Larsen C

Antartide, supericeberg ha destabilizzato il ghiacciaio Larsen C

Si e' allontanato e si sono staccati altri 11 frammenti

03 agosto 2017, 14:38

Redazione ANSA

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Le fratture nella piattaforma Larsen C prima del distacco dell’iceberg (fonte: A.E. Hogg, CPOM, University of Leeds) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le fratture nella piattaforma Larsen C prima del distacco dell’iceberg (fonte: A.E. Hogg, CPOM, University of Leeds) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Le fratture nella piattaforma Larsen C prima del distacco dell’iceberg (fonte: A.E. Hogg, CPOM, University of Leeds) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo il distacco del gigantesco iceberg di alcune settimane fa, la storia del ghiacciaio Larsen C, in Antartide, non è ancora finita perché l'evento potrebbe avere accelerato la velocità del ghiacciaio con il rischio di ulteriori destabilizzazioni. Intanto si è formato anche un gruppo di 11 iceberg più piccoli, il più grande dei quali è lungo più di 13 chilometri. Lo indicano i dati pubblicati su Nature Climate Change, da Anna Hogg, dall'università britannica di Leeds e Hilmar Gudmundsson, del British Antarctic Survey (BAS).

I due ricercatori stanno seguendo l'iceberg, chiamato A68 e grande 4 volte Londra, dal 12 luglio 2017, utilizzando il satellite Sentinel-1 del programma Copernicus promosso da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea. Le osservazioni mostrano che il gigantesco iceberg si è allontanato di 5 chilometri dalla piattaforma Larsen C e intanto si è formato un gruppo di 11 iceberg più piccoli, che si sono staccati sia da A68, sia dal restante ghiacciaio. ''Le immagini satellitari rivelano che le fratture continuino a crescere'' ha rilevato Hogg. L'evento di distacco, ha aggiunto, potrebbe aver provocato anche un'accelerazione significativa della velocità con cui il ghiaccio scorre in queste grandi piattaforme, con la conseguenza di ulteriori destabilizzazioni.

''Sembra - ha aggiunto - che la storia di Larsen-C non sia ancora finita''. Secondo i due esperti il distacco di questo grande iceberg potrebbe inoltre non essere dovuto necessariamente a cambiamenti nelle condizioni ambientali, ma potrebbe semplicemente riflettere il ciclo naturale di crescita e decadimento di una piattaforma di ghiaccio. ''Con questo grande evento di distacco - ha osservato Gudmundsson - e la disponibilità della tecnologia satellitare, abbiamo una fantastica opportunità di vedere questo esperimento naturale che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi. Ci aspettiamo di comprendere meglio il processo che porta alla rottura dei ghiacciai e come la perdita di una sezione influisca sulle altre''

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