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Vista l'atmosfera di un cugino della Terra

Vista l'atmosfera di un cugino della Terra

E' la chiave per capire se i mondi alieni possono ospitare la vita

10 luglio 2019, 10:30

Redazione ANSA

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Rappresentazione artistica del pianeta Gliese 3470 b mentre passa contro il disco della sua stella (fonte: ESA/Hubble) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica del pianeta Gliese 3470 b mentre passa contro il disco della sua stella (fonte: ESA/Hubble) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica del pianeta Gliese 3470 b mentre passa contro il disco della sua stella (fonte: ESA/Hubble) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Vista la firma chimica di un pianeta che è una sorta di cugino della Terra, la cui massa è a metà fra quella del nostro pianeta e di Nettuno. Chiamato Gliese 3470 b, il piccolo pianeta ha un cuore roccioso ed è protetto da un'atmosfera molto densa fatta di idrogeno ed elio. E' un risultato importante perché riuscire ad analizzare la composizione dell'atmosfera dei pianeti esterni al Sistema Solare è la chiave per capire se esistono in essi condizioni per ospitare la vita, almeno nelle forme in cui la conosciamo sulla Terra. Il risultato si deve al gruppo dell'Università canadese di Montreal coordinato da Björn Benneke.

Il pianeta orbita attorno alla stella Gliese 3470, nella costellazione del Cancro, ed è diverso da qualsiasi altro mondo del Sistema Solare. Dalla massa pari a 12,6 volte quella della Terra, potrebbe essere definito un 'incrocio' tra la Terra e Nettuno, la cui massa è pari a oltre 17 masse terrestri. Si ritiene che l'80% dei pianeti nella nostra galassia possa avere dimensioni simili. Tuttavia, finora, gli astronomi non sono mai stati in grado di vedere la composizione dell'atmosfera di un pianeta di questo tipo. E' stato possibile farlo combinando i dati dei telescopi spaziali Spitzer, della Nasa, e Hubble, gestito da Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa), che hanno osservato il pianeta mentre passava contro il disco della sua stella. Ciò ha permesso di misurare il calo della luminosità della stella causata dal transito del pianeta e di individuare nella luce stellare la firma dell'atmosfera del pianeta.


Rappresentazione grafica della struttura interna del pianeta Gliese 3470 b (fonte: NASA, ESA, L. Hustak (STScI)

 

"Ci aspettavamo un'atmosfera ricca di elementi più pesanti, come ossigeno e carbonio, e di vapore acqueo e metano, simile a quello che vediamo su Nettuno", ha detto Benneke. Invece è stata osservata un'atmosfera ricca di idrogeno ed elio. La spiegazione più plausibile, secondo il ricercatore, è che GJ 3470 b sia nato molto vicino alla sua stella, una nana rossa la cui massa è pari alla metà di quella del Sole. Il pianeta potrebbe essere nato roccioso e successivamente la sua forza di gravità avrebbe attratto idrogeno ed elio dal disco di polveri e gas che circondava la sua giovanissima stella.

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