La Luna come trampolino di lancio verso Marte: per l'astronauta Samantha Cristoforetti "in futuro intorno al nostro satellite potrebbe esserci un altro avamposto dell'umanità, simile all'attuale Stazione Spaziale Internazionale. Potrebbe diventare la prossima infrastruttura che costruiremo nello spazio". Lo ha detto all'ANSA l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e capitano dell'Aeronautica Militare, nell'incontro 'Spazio chiama Terra', organizzato presso il museo Maxxi di Roma in occasione della mostra Gravity.
Un dialogo tutto al femminile, quello avvenuto al museo tra Amalia Ercoli Finzi, prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aerospaziale e tra le protagoniste della missione Rosetta, la prima a sbarcare su una cometa, e l'astronauta Cristoforetti, che detiene il primato della più lunga missione europea nello spazio con i suoi 200 giorni, da novembre 2014 a giugno 2015, trascorsi sulla Iss con la missione 'Futura' dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
Uno dei temi dell'incontro è il futuro dell'esplorazione spaziale. "Abbiamo mandato tanti robottini su Marte, adesso tocca a noi andare", ha spiegato all'ANSA Amalia Ercoli Finzi. La previsione della studiosa è che "arriveremo su Marte entro la fine degli anni 40. Ma per farlo - ha aggiunto - occorre un'ampia collaborazione internazionale, a partire da Stati Uniti e Cina".
Con l'Europa, sottolineano le due donne dello spazio, che può giocare un ruolo importante. "Lo spazio è l'oro del futuro", ha detto Cristoforetti. Per l'astronauta, "con la Stazione Spaziale abbiamo ampliato di 400 chilometri lo spazio abitabile della Terra e nel prossimo decennio - ha concluso - potremmo iniziare la realizzazione di un primo embrione di nuova stazione spaziale in orbita intorno alla Luna".
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