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Scoperte anomalie in un’antichissima galassia “morta”

Scoperte anomalie in un’antichissima galassia “morta”

Ha una forma a disco come la Via Lattea ed è in rapida rotazione

26 giugno 2017, 19:00

Redazione ANSA

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Una rappresentazione artistica di come apparirebbe la galassia MACS2129-1 (a destra) in confronto alla nostra, la Via Lattea (a sinistra). Fonte: NASA, ESA, e Z. Levy - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una rappresentazione artistica di come apparirebbe la galassia MACS2129-1 (a destra) in confronto alla nostra, la Via Lattea (a sinistra). Fonte: NASA, ESA, e Z. Levy - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una rappresentazione artistica di come apparirebbe la galassia MACS2129-1 (a destra) in confronto alla nostra, la Via Lattea (a sinistra). Fonte: NASA, ESA, e Z. Levy - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una galassia giovane e massiccia, ma già “morta” in un’epoca in cui invece l’universo era nel massimo ritmo di produzione stellare e la cui fine resta misteriosa: a scoprirla è stato un team internazionale di ricercatori, tra cui Anna Gallazzi e Stefano Zibetti dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) di Firenze, e coordinato dall’Università di Copenhagen. La galassia MACS2129-1 è lontanissima, a 10 miliardi di anni luce, quando l’Universo aveva appena 3 miliardi di anni. Al suo interno non si stanno formando nuove stelle, ma quelle presenti sono sorprendentemente disposte in un disco in rapida rotazione, proprio come la Via Lattea. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature.

Le galassie sono sistemi stellari che gli astronomi raggruppano in due categorie principali: a spirale, dalla tipica forma di disco, come la Via Lattea, ed ellittiche. Una delle differenze più importanti tra le due è che, mentre le galassie a spirale sfornano nuove stelle, le ellittiche hanno smesso di farlo da lungo tempo, e per questo sono dette “morte”. Mai prima d’ora era stata osservata una galassia primordiale di grande massa, che mostra allo stesso tempo di possedere un disco ben ordinato e un tasso di formazione stellare praticamente nullo: MACS2129-1 mette in crisi le più accreditate teorie secondo cui solo eventi catastrofici, che rimescolano le stelle e distruggono le ordinate strutture dei dischi, sono in grado di interrompere la formazione stellare in queste enormi galassie primordiali.

Le osservazioni fatte con il Very Large Telescope (VLT), dello European Southern Observatory (ESO), e con il telescopio spaziale Hubble, di NASA ed Agenzia Spaziale Europea (ESA), hanno evidenziato le caratteristiche fuori dal comune della galassia: la sua massa è circa il triplo della Via Lattea, ma è grande circa la metà. Inoltre le sue stelle ruotano attorno al centro ad oltre 500 chilometri al secondo, due volte più veloci di quelle della nostra galassia. I ricercatori sono riusciti ad analizzarla così in dettaglio anche perché si trova esattamente dietro un ammasso di altre galassie più vicine a noi, che si è trasformato in una vera e propria lente di ingrandimento.

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