Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Vista una delle galassie che hanno rischiarato l'universo

Vista una delle galassie che hanno rischiarato l'universo

E' una più lontane mai osservate

10 aprile 2017, 19:18

Redazione ANSA

ANSACheck

Rappresentazione artistica delle prime galassie, nate circa un miliardo di anni dopo il Big Bang (fonte: Adolf Schaller/NASA-MSFC) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica delle prime galassie, nate circa un miliardo di anni dopo il Big Bang (fonte: Adolf Schaller/NASA-MSFC) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica delle prime galassie, nate circa un miliardo di anni dopo il Big Bang (fonte: Adolf Schaller/NASA-MSFC) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Arrivano dall'alba dell'universo, le immagini di una delle galassie che più di 13 miliardi di anni fa ha 'rischiarato' il buio che dominava nel periodo immediatamente successivo al Big Bang, quando tutto era avvolto in una nebbia densa fatta di idrogeno. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Astronomy, si deve dal gruppo dell'Università della California a Davis coordinato da Marusa Bradac.

La galassia, distante nel 13,1 miliardi di anni e osservata con il telescopio Keck delle Hawaii, ha soltanto una sigla: MACS1423-z7p64. Per i ricercatori che l'hanno osservata non c'è dubbio che sia una delle più distanti mai viste finora. "Pensiamo che questa galassia sia una delle più rappresentative del suo tempo", ha osservato il primo autore della ricerca, Austin Hoag. Si tratterebbe infatti di una delle galassie che, con la loro luce, avevano cominciato a caricare elettricamente la nebbia di idrogeno neutro che pervadeva l'universo, rendendola a poco a poco 'trasparente'. Questo fenomeno, chiamato "epoca della reionizzazione", risale a circa un miliardo di anni dopo il Big Bang.

E' un'epoca ancora misteriosa, che probabilmente la scoperta di altre galassie simili a MACS1423-z7p64 potrà aiutare a comprendere. Per esempio, potrebbe permettere di definire in modo più preciso il periodo in cui la nebbia di idrogeno si è dissolta. Mentre si continueranno a cercare altre galassie primitive con i telescopi basati a Terra, le speranze degli astronomi puntano sul contributo che potrà dare il telescopio spaziale Hubble, gestito da Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa), e soprattutto su quello del suo successore, il telescopio James Webb della Nasa, il cui lancio è previsto nel 2018.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza