Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Calenda, lo spazio è la Formula 1 dell'industria

Calenda, lo spazio è la Formula 1 dell'industria

Inventa nuove tecnologie e le trasferisce alla società

07 febbraio 2017, 18:11

Redazione ANSA

ANSACheck

L 'Italia dello spazio guarda al futuro (fonti: per la foto dell 'Italia ESA/NASA; uno dei satelliti Galileo, in alto a destra, di OHB; i lanciatori Vega C e Ariane 6, in basso a sinistra, di ESA–J. Huart and D. Ducros, 2015) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'Italia dello spazio guarda al futuro (fonti: per la foto dell 'Italia ESA/NASA; uno dei satelliti Galileo, in alto a destra, di OHB; i lanciatori Vega C e Ariane 6, in basso a sinistra, di ESA–J. Huart and D. Ducros, 2015) - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'Italia dello spazio guarda al futuro (fonti: per la foto dell 'Italia ESA/NASA; uno dei satelliti Galileo, in alto a destra, di OHB; i lanciatori Vega C e Ariane 6, in basso a sinistra, di ESA–J. Huart and D. Ducros, 2015) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le attività spaziali sono la Formula 1 dell'industria perchè sono una fucina di nuove tecnologie destinate ad avere ricadute importanti per la società: le ha definite così il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, nel convegno sulla Space economy. Organizzato presso il Centro Studi Americani e promosso dalle riviste Formiche e Airpress, all'incontro ha partecipato anche il minitro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Valeria Fedeli. Presenti anche il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, e rappresentati di alcune tra le maggiori aziende attive in Italia nel campo spaziale, come Thales Alenia Space (Thales-Leonardo), Avio e Telespazio (Leonardo-Thales Alenia Space).
"Lo spazio ha la funzione di una Formula 1 dell'industria perchè - ha osservato Calenda - è uno straordinario banco di test per tecnologie destinate a diventare di largo consumo". Per questo - ha osservato - è importante spiegare bene le ricadute industriale che l'industria spaziale e quella della difesa possono avere in questo momento. Tutte sono destinate ad avere un impatto fortissimo, soprattutto nel medio periodo. Quanto a fare investimenti nella difesa, è importante capire che non significa investire nella guerra".

L'economia 'ecologica' dello spazio
Un'economia che sfrutta dati e informazioni dallo spazio per guardare lontano e capire in quale direzione potrà cambiare l'ambiente sulla Terra per investire in modo giusto: sta nascendo adesso, grazie alle nuove aziende private che si stanno affacciando nel mondo spaziale. A descrivere questo grande cambiamento in corso è il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston.
Protagoniste della nuova economia sono giovani aziende come Planet, specializzata nell'osservazione della Terra, o come Virgin Galactic per i voli suborbitali o ancora la Space X di Elon Musk. Lo spazio italiano è già in contatto con queste nuove realtà il cui elemento comune, ha osservato Battiston, è nell'essere contemporaneamente "visionari, miliardari e con grandi competenze tecniche".

Per il presidente dell'Asi "è percepibile in modo chiaro che i nuovi investitori privati stanno pensando a un modello di business indirizzato a carattere ecologico e orientato a cercare un modo migliore di vivere nel mondo". Il riferimento è, ad esempio, alla Planet. una giovane azienda nata in un garage e che vanta già al suo attivo il lancio di 80 satelliti per l'osservazione della Terra. "Sono degli innovatori che stanno pensando a una rete di dati che possa migliorare il pianeta: si guarda all'economia in modo diverso", ha osservato Battiston. Per esempio, ha spiegato, sta nascendo un'economia delle foreste nella quale "gli investitori vogliono sapere oggi come sarà il clima fra 40 anni per capire se conviene investire su un porto o un resort sciistico".
Elemento centrale della nuova space economy che sta nascendo su questa impostazione è, per Battiston, l'occupazione, con la creazione di "opportunità di lavoro per i giovani".

Le aziende si preparano al cambiamento
Per le aziende la sfida è consolidare i ruoli finora acquisiti anche di fronte ai profondi cambiamenti che si stanno preparando. "E' necessario mantenere nel tempo l'assetto consolidato e la leadership italiana", ha osservato l'amministratore delegato della Thales Alenia Space Italia, Donato Amoroso. "Per il 2017 sono in vista grandi cambiamenti - ha aggiunto - e dobbiamo continuare a puntare sull'esplorazione spaziale".
Tra le nuove sfide c'è quella delle applicazioni delle immagini della Terra riprese dai satelliti, ha osservato l'amministratore delegato della Avio, Giulio Ranzo. Guardando al mercato, ha aggiunto, "il segmento dei piccoli satelliti segnerà la crescita maggiore nei prossimi anni e la famiglia europea dei lanciatori, con Ariane e Vega, è la miglior risposta alle future necessità di lancio", soprattutto considerando l'aspetto commerciale legato all'alto numero di lanci per conto di Paesi esteri, pari al 40% per l'Europa, contro il 20% della Russia e il 10% degli Stati Uniti.
Per Luigi Pasquali, amministratore delegato della Telespazio e direttore del settore Spazio di Leonardo, "la vera sfida è mettere i dati a disposizione della società" e parallelamente si deve lavorare in vista di una presenza compatta a livello nazionale ed europeo: "c'è tanto lavoro da fare, ma la strada è tracciata. Adesso - ha concluso - è importante concentrarsi nel dialogo on le istituzioni".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza