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La stella che divora i suoi pianeti

La stella che divora i suoi pianeti

Scoperta a 300 anni luce dalla Terra

19 dicembre 2016, 14:31

Redazione ANSA

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Rappresentazione artistica della stella simile al Sole che divora i suoi pianeti (fonte: Gabi Perez / Instituto de Astrofísica de Canarias) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica della stella simile al Sole che divora i suoi pianeti (fonte: Gabi Perez / Instituto de Astrofísica de Canarias) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica della stella simile al Sole che divora i suoi pianeti (fonte: Gabi Perez / Instituto de Astrofísica de Canarias) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una stella 'insospettabile', dall'aspetto simile a quello del Sole, ha divorato i suoi pianeti. A rivelare la sua natura aggressiva è la composizione, i cui elementi sono la spia inconfutabile dei suoi banchetti. La scoperta, pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics, è del gruppo di Jacob Bean, dell'universita' di Chicago.

''Questo non significa che un giorno anche il Sole 'mangerà' la Terra, ma che nei sistemi planetari, incluso il nostro, possono esserci state delle 'storie di violenza'", commenta Bean. Da quando nel 1995 è stato scoperto il primo pianeta in orbita attorno a una stella diversa dal Sole, sono stati identificati oltre 2.000 pianeti esterni al Sistema Solare.Di questi, però, sono rari quelli che orbitano intorno a una stella simile al Sole.

I ricercatori hanno studiato la stella HIP68468, che si trova a 300 anni luce dalla Terra e lo studio della sua composizione ha rivelato una storia di 'banchetti planetari'. La stella contiene infatti quattro volte la quantita' di litio che ci si aspetterebbe da una stella vecchia 6 miliardi di anni, oltre ad un surplus di metalli resistenti al calore, abbondanti sui pianeti rocciosi. Ad avvalorare l'ipotesi che la stella abbia divorato i suoi pianeti c'è il fatto che nella sua atmosfera abbonda il litio, un elemento abbondante nei pianeti, e l'insieme degli elementi trovati nella stella indicano che il suo banchetto è stato pari a sei volte la massa della Terra.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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