Sarà l'intelligenza artificiale a suggerire al trapano italiano per Marte come dosare la forza e l'intensità per scavare il suolo del pianeta rosso, dove strati di rocce potrebbero alternarsi a strati di suolo più morbidi. Così oggi, al Festival delle Scienze di Roma il trapano della missione ExoMars 2020, organizzata dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscomos), è stato presentato a un pubblico di giovanissimi.
"Ai bambini abbiamo spiegato in modo interattivo spiegato la necessità di perforare il suolo di Marte in profondità", ha detto Marco Molina, responsabile per la Ricerca e sviluppo della linea Business spazio della Divisione sistemi avionici e spaziali di Leonardo, che oggi al Festival delle Scienze ha fatto conoscere il trapano marziano ai bambini in compagnia della ricercatrice che lo ha progettato presso il Politecnico di Milano, Amalia Ercoli Finzi.
"E' stata l'occasione anche per raccontare le sfide che il trapano dovrà affrontare - ha detto Molina - e le abbiamo mostrate ai ragazzi in modo diretto utilizzando un terreno artificiale, costruito alternando strati di sabbia e di granito". In questo modo, ha aggiunto, "abbiamo fatto vedere come che la trivella dovrà decidere a quale velocità dovrà perforare il suolo marziano". Questo, ha concluso, sarà possibile grazie a una "piccola intelligenza artificiale di bordo".
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