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Gli animali più antichi erano 'gelatine' di mare, non spugne

Gli animali più antichi erano 'gelatine' di mare, non spugne

Nuovo metodo rimette ordine tra i rami dell'albero della vita

10 aprile 2017, 17:57

Redazione ANSA

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Un 'analisi genetica dimostra che le gelatine di mare sono gli animali più antichi (fonte: Wikipedia Commons) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un 'analisi genetica dimostra che le gelatine di mare sono gli animali più antichi (fonte:  Wikipedia Commons) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un 'analisi genetica dimostra che le gelatine di mare sono gli animali più antichi (fonte: Wikipedia Commons) - RIPRODUZIONE RISERVATA

I primi animali comparsi sulla Terra non erano spugne, bensì organismi gelatinosi simili agli attuali ctenofori, predatori 'cugini' delle meduse. Ad esprimere il 'verdetto', ponendo fine ad un dibattito che dura ormai da decenni, è un gruppo di ricercatori statunitensi che sulla rivista Nature Ecology and Evolution illustra un nuovo metodo per rimettere ordine tra i rami dell'albero della vita, risolvendo molte dispute che hanno acceso il confronto tra gli esperti di evoluzione.

Il nuovo sistema è riuscito a dirimere diverse questioni oltre a quella degli animali più antichi, come l'origine delle piante da fiore e i legami di parentela dei coccodrilli, che sarebbero 'fratelli' delle tartarughe e solo 'cugini' degli uccelli.

La chiave per fare chiarezza sui rapporti evolutivi tra le varie specie sta nel mettere a confronto, uno per uno, centinaia e perfino migliaia di geni condivisi tra tutti gli organismi, in modo da scoprire quali sono più strettamente imparentati: in caso di risultati incerti, si contano quanti geni propendono per un'ipotesi di parentela piuttosto che per un'altra, arrivando poi al verdetto finale.

In questo modo, i ricercatori coordinati dalla Vanderbilt University nel Tennessee hanno 'risolto' ben 18 questioni aperte: 7 riguardavano gli animali, 5 le piante e 6 il regno dei funghi. In molti casi, le incertezze erano dovute alla presenza di uno o due geni in particolare, che in passato erano riusciti a confondere i modelli statistici usati dai biologi producendo studi dai risultati estremamente contradditori.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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