Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dal Cern la misura più precisa del bosone di Higgs

Dal Cern la misura più precisa del bosone di Higgs

Osservati nuovi fenomeni grazie a 10 milioni di miliardi di collisioni

17 luglio 2019, 10:47

Redazione ANSA

ANSACheck

Ottenuta al Cern la misura più precisa del bosone di Higgs (fonte: ATLAS/CMS/CERN) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ottenuta al Cern la misura più precisa del bosone di Higgs (fonte: ATLAS/CMS/CERN) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ottenuta al Cern la misura più precisa del bosone di Higgs (fonte: ATLAS/CMS/CERN) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Arriva dal Cern una nuova misura dell'ormai celebre bosone di Higgs, la più precisa fino ad ora. Gli autori dei nuovi risultati sono gli esperimenti Atlas e Cms, che sono anche riusciti ad osservare fenomeni estremamente rari, scovandoli in mezzo ai 10 milioni di miliardi di collisioni avvenute tra il 2015 e il 2018. Le misure hanno confermato la validità del Modello Standard, la teoria di riferimento della fisica delle particelle, e sono state presentate alla conferenza 2019 sulla Fisica delle Alte Energie della Società Europea di Fisica, che si tiene in Belgio, a Gand.

Il bosone di Higgs, teorizzato nel 1964 e rilevato per la prima volta nel 2012, è la particella associata al campo di Higgs, che secondo la teoria permea l'universo conferendo la massa a tutte le particelle elementari. Tuttavia, la forza delle interazioni tra il bosone e le altre particelle dipende dalla massa di queste ultime: tanto più sono massicce, tanto più forte sarà l'interazione e tanto più facile sarà osservarla. È quindi di particolare interesse il risultato ottenuto da entrambi gli esperimenti presenti al Cern, che sono riusciti a rilevare anche interazioni con particelle più leggere, estremamente rare.

"Identificare queste particelle in mezzo a tutte le altre è una sfida enorme", spiega Roberto Carlin, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e a capo dell'esperimento Cms. "Siamo molto felici di aver dimostrato che siamo in grado di superare questo ostacolo". Atlas e Cms continueranno le osservazioni nel corso del terzo ciclo di attività dell’acceleratore di particelle Lhc, che si svolgerà tra il 2021 e il 2023, e nella nuova era dell’Lhc “ad alta luminosità” (High-Luminosity Lhc), che prenderà il via a partire dal 2026.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza