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Identikit più preciso per il bosone di Higgs

Identikit più preciso per il bosone di Higgs

E' più chiaro perché ogni cosa ha una massa

07 giugno 2018, 17:11

Redazione ANSA

ANSACheck

Rappresentazione artistica del meccanismo di Brout-Englert-Higgs (fonte: Daniel Dominguez/CERN) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica del meccanismo di Brout-Englert-Higgs (fonte: Daniel Dominguez/CERN) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica del meccanismo di Brout-Englert-Higgs (fonte: Daniel Dominguez/CERN) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'identikit del bosone di Higgs diventa più preciso e, insime al suo ritratto più dettagliato, diventa più chiaro il meccanismo perché, grazie a questa particella, ogni cosa ha una massa. I risultati sono stati possibili grazie alle nuove misure ottenute dagli esperimenti Atlas e Cms, condotti presso l'acceleratore Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, esono stati presentati a Bologna, durante la conferenza annuale internazionale dedicata alla fisica di Lhc, organizzata per la prima volta in Italia da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Cern.

In particolare le misure indicano quanto fortemente il bosone di Higgs interagisca con la particella elementare più pesante conosciuta, il quark top, dalla massa paragonabile a quella di un atomo d'oro. Osservare con precisione questa interazione era una sfida aperta da parecchio tempo e i fisici ci sono riusciti facendo scontrare protoni all'energia di 7.800 e 13.000 miliardi di elettronvolt (TeV) .

I risultati delle collisioni sono stati analizzati in modo indipendente dai gruppi di Atlas e Cms e dalle ricerche è emerso che "la collisione fra due protoni ha prodotto una coppia di quark top e che uno di questi quark top ha emesso un bosone di Higgs e questo è possibile solo se il Bosone di Higgs interagisce con il quark top", ha detto all'ANSA il fisico Lorenzo Bianchini, dell'Infn, che ha partecipato all'esperimento Cms, le cui misure sono in via di pubblicazione sulla rivista Physical Review Letters.

Per Michele Pinamonti, dell'Infn, che ha partecipato all'esperimento Atlas, con queste misure "è stato fatto un passo in avanti nella comprensione del bosone di Higgs" ed è stato visto che il meccanismo con cui le particelle acquisiscono massa è legato alla forza dell'interazione che hanno con il bosone di Higgs. In pratica "tanto più forte è l'interazione tra il bosone e la particella, tanto più massiva sarà la particella".

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