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Un modello matematico ricostruisce l'evoluzione dei grandi cervelli

Un modello matematico ricostruisce l'evoluzione dei grandi cervelli

Come quello umano

10 marzo 2017, 18:39

Redazione ANSA

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Un modello matematico permette di ricostruire gli elementi che hanno determinato l 'evoluzione dei cervelli più grandi del regno animale, come quello umano (fonte: Tim Evanson, CC-BY-SA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un modello matematico permette di ricostruire gli elementi che hanno determinato l 'evoluzione dei cervelli più grandi del regno animale, come quello umano  (fonte: Tim Evanson, CC-BY-SA) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un modello matematico permette di ricostruire gli elementi che hanno determinato l 'evoluzione dei cervelli più grandi del regno animale, come quello umano (fonte: Tim Evanson, CC-BY-SA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un modello matematico permette di ricostruire gli elementi che hanno determinato l'evoluzione dei cervelli più grandi del regno animale, come quello umano. Lo studio, pubblicato sulla rivista PLOS Computational Biology, si deve all'università di Losanna.

Gli animali con elevata capacità cognitiva sono dotati di cervelli relativamente grandi, ma i fattori che guidano l'evoluzione delle dimensioni del loro cervello restano poco chiari. I ricercatori, guidati da Mauricio González-Forero, hanno ipotizzato che potrebbero influire fattori ecologici, sociali, e culturali e hanno sviluppato di conseguenza un modello matematico che calcola quanto il cervello umano dovrebbe essere grande nelle diverse fasi della vita di un individuo, a seconda di diversi scenari evolutivi possibili.

Il modello ha calcolato il modo in cui il cervello spende energia nelle capacità che permettono all'individuo di ottenere energia dall'ambiente, ovvero di procurarsi del cibo, e come queste capacità a loro volta contribuiscano a far crescere il cervello. In questo modo permette di calcolare quanta energia viene utilizzata per supportare la crescita del cervello in età diverse. I ricercatori hanno utilizzato il modello per testare un semplice scenario in cui sono escluse le interazioni sociali e i fattori culturali, tenendo presente l'influenza dei soli fattori ecologici. Nello scenario un essere umano deve cacciare o raccogliere cibo da solo, ma può ricevere qualche aiuto dalla madre, mentre è ancora giovane. In queste condizioni un ipotetico cervello umano cresce nella stessa misura in cui si ritiene che possa essere cresciuto il cervello di un essere umano antico e questo stesso tasso di crescita lenta corrisponde a quella di un cervello umano moderno. Questo è in contrasto con il pensiero prevalente, secondo cui le influenze sociali e culturali sono necessarie per raggiungere certe dimensioni e tassi di crescita.

"I nostri risultati sollevano nuove questioni circa gli effetti e le interazioni di fattori ecologici, sociali, e culturali, e il nostro modello - dice González-Forero - offre un nuovo strumento per affrontarle. Più in generale, il nostro modello permette nuovi esperimenti per studiare l'evoluzione del cervello, la storia della sua vita, e la sua senescenza". I ricercatori intendono ora utilizzare il modello per studiare l'influenza dei fattori sociali sulle dimensioni del cervello e, in futuro, quella dei fattori culturali.

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