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Proteina salva-piante aiuta a produrre i biocarburanti

Proteina salva-piante aiuta a produrre i biocarburanti

Test in corso in Italia, in collaborazione con il Mit

19 luglio 2017, 16:11

Redazione ANSA

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Scoperta nelle alghe la proteina che permette alle piante di dosare l 'energia del Sole - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scoperta nelle alghe la proteina che permette alle piante di dosare l 'energia del Sole - RIPRODUZIONE RISERVATA
Scoperta nelle alghe la proteina che permette alle piante di dosare l 'energia del Sole - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una proteina che protegge le piante dal Sole in eccesso promette di diventare la chiave per accelerare la produzione di biocarburanti. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Chemistry, e' nata dalla collaborazione fra gli Stati Uniti, con il Massachusetts Institute of Technology (Mit), e l'Italia, con il dipartimento di Biotecnologia dell'universita' di Verona, l'Istituto per la Protezione delle Piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ipp-Cnr).

Proprio in Italia, a Verona, sono in corso i test che puntano ad ottenere una versione modificata della proteina e tesi a utilizzarla per potenziare la produzione di biomassa e, con essa, quella di biocarburanti.

Identificata nelle alghe e nel muschio, la proteina permette di sfruttare la giusta quantita' di luce solare necessaria per la fotosintesi con la quale le piante trasformano l'energia della luce in nutrimento. Indicata con la sigla 'LHCSR1', la proteina appartiene ad una grande famiglia di sostanze simili importanti per proteggere le piante, impedendo loro di assorbire una quantita' di luce eccessiva, rischiosa per l'integrita' dei tessuti. Il gruppo coordinato da Gabriela Schlau-Cohen del Mit, e del quale fanno parte per l'Italia Alberta Pinnola, Luca Dall'Osto e Roberto Bassi, ha scoperto che la proteina gioca un ruolo di primo piano, permettendo a muschio e alghe di proteggersi da una quantita' eccessiva di energia solare.

La proteina e' contenuta nelle cellule vegetali, nelle membrane degli organelli chiamati cloroplasti, vere e proprie centraline in cui avviene la fotosintesi; funziona come un interruttore capace di modificarsi a seconda dei cambiamenti che avvengono nella luce solare: basta un istante perche' il passaggio di una nuvola faccia scattare il cambiamento. Ad esempio, quando alghe e muschio assorbono una quantita' di luce superiore a quella di cui hanno bisogno, la proteina rilascia l'energia in eccesso in forma di calore. Conoscerne il comportamento permette di controllarla, accelerando il processo della fotosintesi e con esso la produzione della biomassa necessaria a ottenere i biocarburanti.

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