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Forse rischi di tumore dal taglia-incolla del Dna

Forse rischi di tumore dal taglia-incolla del Dna

Esperti, dati da confermare con nuovi esperimenti

13 giugno 2018, 15:19

Redazione ANSA

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Le forbici molecolari che tagliano e incollano il Dna potrebbero compromettere la capacità delle cellule di difendersi dai tumori (fonte: ulleo) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le forbici molecolari che tagliano e incollano il Dna potrebbero compromettere la capacità delle cellule di difendersi dai tumori (fonte: ulleo) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Le forbici molecolari che tagliano e incollano il Dna potrebbero compromettere la capacità delle cellule di difendersi dai tumori (fonte: ulleo) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La tecnica del taglia-incolla il Dna potrebbe aumentare il rischio di sviluppare un tumore. A fare questa prima osservazione, che dovrà essere comunque confermata da ulteriori ricerche, sono due diversi studi pubblicati sulla rivista Nature Medicine: uno dell'Istituto svedese Karolinska Institutet e l'altro dell'università finlandese di Helsinki.

Le 'forbici' molecolari della Crispr, usate per correggere i difetti del Dna, sono attualmente oggetto di sperimentazioni nei settori dell'immunoterapia e delle malattie ereditarie del sangue, ma i due studi in questione hanno evidenziato un possibile rischio: la sua applicazione potrebbe far aumentare le possibilità di sviluppare un tumore.

"Nel loro esperimento i ricercatori hanno inibito la proteina p53, che è il guardiano del genoma perchè protegge la cellula dai danni del Dna. Hanno così visto che, bloccandola, migliora l'efficacia della Crispr", ha spiegato il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell'Università di Roma Tor Vergata. La proteina infatti, osserva Thomas Vaccari, dell'Istituto di Bioscienze dell'Università Statale di Milano, funziona "cercando di eliminare le cellule danneggiate e, di fatto, anche le cellule tagliate e modificate dalla Crispr, le percepisce come danneggiate e cerca di eliminarle".

Ma questo può portare a dei possibili problemi perchè "le cellule modificate con la Crispr potrebbero avere il loro guardiano del genoma meno efficiente e rimanere così esposte ad un maggior rischio di sviluppare in futuro un tumore", prosegue Vaccari.

Secondo Novelli non bisogna comunque allarmarsi: "al momento non c'è nessuna prova che la Crispr faccia venire il cancro. Questi risultati vanno confermati con altre ricerche". I ricercatori, ha aggiunto, "hanno fatto una prova per migliorare l'efficienza della tecnica, ma non è detto che utilizzando altri enzimi per il taglia e incolla del Dna si abbia lo stesso problema. Al momento - ha concluso Novelli - la Crispr è il sistema più accurato ed efficiente per fare terapia genica sull'uomo". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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