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La rivincita degli amanti dei dolci, accumulano meno grasso

La rivincita degli amanti dei dolci, accumulano meno grasso

Grazie a un gene

13 aprile 2018, 10:26

Redazione ANSA

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Il gene che rende irresistibili i dolci fa accumulare meno grasso (fonte: Karen Roe, Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il gene che rende irresistibili i dolci fa accumulare meno grasso (fonte: Karen Roe, Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il gene che rende irresistibili i dolci fa accumulare meno grasso (fonte: Karen Roe, Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli amanti dei dolci possono prendersi una piccola rivincita: il gene associato con questa passione è anche legato alla tendenza ad accumulare meno grasso, una scoperta che ha sorpreso gli stessi ricercatori che l'hanno fatta. Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports e guidato dall'Università di Exeter nel Regno Unito, arriva dallo stesso gruppo che l'anno scorso ha scoperto la variazione del gene FGF21 legata alla passione sfrenata per i dolci.

"Questa scoperta contraddice un po' il comune intuito", commenta Niels Grarup dell'Università di Copenhagen, che ha preso parte alla ricerca. "Ma è importante ricordare - aggiunge - che questo è solo un piccolo pezzo del puzzle che descrive le connessioni tra la dieta e il rischio di obesità e diabete". A conferma di ciò lo studio ha mostrato che gli effetti secondari correlati con la variazione del gene FGF21 non sono tutti positivi: la stessa mutazione è anche associata ad una pressione sanguigna leggermente più alta, anche se di pochissimo, e ad una maggiore tendenza a concentrare il grasso nella zona addominale.

Le conclusioni dei ricercatori guidati da Timothy Frayling si basano su una grande quantità di dati, comprendenti campioni di sangue, questionari sulle abitudini alimentari e campioni di Dna di più di 450.000 persone, registrate in un grande database britannico, la Biobank.

"Siamo certi che i nostri risultati siano accurati", conclude Grarup. "Circa il 20% della popolazione europea presenta questa predisposizione genetica". Le nuove conoscenze saranno importanti soprattutto in relazione allo sviluppo di nuovi farmaci e trattamenti per diabete e obesità.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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