Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La prima ferita artificiale, si autoripara

La prima ferita artificiale, si autoripara

Per fare diagnosi e sperimentare farmaci

10 febbraio 2018, 09:32

Redazione ANSA

ANSACheck

La ferita artificiale che si ripara da sola (fonte: Emory University) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La ferita artificiale che si ripara da sola (fonte: Emory University) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La ferita artificiale che si ripara da sola (fonte: Emory University) - RIPRODUZIONE RISERVATA

È stata costruita la prima ferita artificiale in grado di ripararsi da sola: è il primo modello che riesce a mostrare in tutta la sua complessità il modo in cui un vaso sanguigno danneggiato torna integro. I ricercatori della Emory University, che descrivono la ferita biotech sulla rivista Nature Communications, sostengono che si rivelerà utile per la diagnosi di malattie legate al sangue e per sperimentare farmaci.


Sangue che fluisce attraverso una ferita e formazione successiva del coagulo (fonte: Emory University)

Wilbur Lam, alla guida del gruppo di ricerca, spiega che ogni volta che una ferita si rimargina avviene un fenomeno complesso, che coinvolge il vaso sanguigno danneggiato, le piastrine e le proteine del sangue che hanno il compito di formare una sorta di rete che chiude la ferita e lo stesso flusso sanguigno. "Gli attuali metodi prevedono l'isolamento di ognuno di questi elementi - aggiunge Lam - impedendo la visione completa del quadro più ampio".

Il sistema ideato dai ricercatori della Emory University è il primo a riprodurre tutti gli aspetti di una ferita e della sua riparazione, dalla perdita di sangue alla formazione del coagulo che blocca l'emorragia e  alla riparazione del vaso sanguigno. Tuttavia il modello non include i muscoli lisci che rivestono vene e arterie e non si applica ai vasi più grandi. Tra le altre cose, i ricercatori hanno potuto constatare che l'emorragia in seguito ad un trauma impiega circa 8 minuti per arrestarsi completamente.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza