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Così il pianto dei bambini 'tocca' il cervello delle mamme

Così il pianto dei bambini 'tocca' il cervello delle mamme

Accende le aree del movimento e della parola

23 ottobre 2017, 21:44

Redazione ANSA

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Il pianto dei bambini attiva nelle mamme le aree del cervello che controllano il linguaggioe il movimento (fonte: Pexels) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il pianto dei bambini attiva nelle mamme le aree del cervello che controllano il linguaggioe il movimento (fonte: Pexels) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il pianto dei bambini attiva nelle mamme le aree del cervello che controllano il linguaggioe il movimento (fonte: Pexels) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non importa il Paese e la cultura di provenienza: una madre che sente piangere il proprio piccolo reagirà sempre allo stesso modo, cioè prendendolo in braccio e parlandogli. Questo perchè il pianto dei bambini attiva in tutte le mamme le stesse regioni del cervello, ossia quelle che controllano il movimento e il linguaggio. E' quanto è emerso dalla ricerca pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle scienze degli Stati Uniti (Pnas) e condotta dal gruppo dei National Institutes of Health(Nih) guidato da Marc Bornstein.

Nella ricerca sono stati messi a confronto i dati relativi a quanto accade nel cervello di 684 mamme di 11 Paesi (Argentina, Belgio, Brasile, Camerun, Francia, Israele, Italia, Giappone, Kenya, Corea del Sud e Stati Uniti), rilevati grazie alla tecnica della Risonanza magnetica nucleare. L'attività cerebrale delledonne è stata osservata per un'ora, mentre interagivano a casa con il proprio figlio di 5 mesi. I ricercatori volevano vedere il tipo di risposta delle mamme al pianto del loro bambino: se  mostravano affetto, cercavano di distrarlo, gli davano da mangiare o gli cambiavano il pannolino. O, ancora, se lo sollevano e lo tenevano in braccio, o gli parlavano. Hanno così visto che tutte, indipendentemente dal Paese di origine, sollevano e tenevano in braccio il proprio bambino o gli parlavano. 

Confrontando le immagini dell'attività cerebrale ottenute in questo modo con quelle relative ad altri gruppi di donne, i ricercatori hanno visto che il pianto dei neonati attiva le stesse regioni nel cervello sia nelle mamme alle prime armi, sia in quelle già esperte con altri figli. Il risultato, secondo i ricercatori, potrà aiutare a identificare e a trattare madri che possono maltrattare o avere altri comportamenti problematici verso i propri figli.

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