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Scoperto il perchè un composto 'onnipresente' è cancerogeno

Scoperto il perchè un composto 'onnipresente' è cancerogeno

Le aldeidi impediscono al Dna di auto-ripararsi

02 giugno 2017, 10:13

Redazione ANSA

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Rappresentazione artistica del meccanismo con il quale il Dna si auto-ripara (fonte: David Gohara, Saint Louis University;Tom Ellenberger, Washington University School of Medicine in St. Louis) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica del meccanismo con il quale il Dna si auto-ripara (fonte: David Gohara, Saint Louis University;Tom Ellenberger, Washington University School of Medicine in St. Louis) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica del meccanismo con il quale il Dna si auto-ripara (fonte: David Gohara, Saint Louis University;Tom Ellenberger, Washington University School of Medicine in St. Louis) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono sospettati da tempo di essere cancerogeni, ma solo adesso si è scoperto perchè lo sono: le aldeidi utilizzate ovunque, dai materiali di costruzione ai mobili fino a cosmetici e shampoo, distruggono il meccanismo che permette al Dna di ripararsi. Lo spiegano sulla rivista Cell i ricercatori dell'universita' di Cambridge, guidati da Ashok Venkitaraman.

Gia' in passato si era collegata l'esposizione a queste sostanze al rischio di cancro, ma le ragioni non erano chiare. Lo hanno capito invece i ricercatori britannici. Usando cellule umane geneticamente modificate e cellule di pazienti con una copia difettosa del gene Brca2, che aumenta il rischio di tumore al seno, sono arrivati a identificare il meccanismo di azione di questi composti chimici.

I danni al Dna, che si producono spesso quando le cellule si dividono, possono portare al cancro, ma la molecola ha i suoi sistemi di difesa che normalmente la aiutano a riparare questo tipo di danni. L'esposizione alle aldeidi invece distrugge questo meccanismo di difesa anche nelle cellule sane, e le persone che ereditano una copia difettosa del gene Brca2 sono particolarmente soggette a questo tipo di danni. E non sono poche. Basti pensare che circa una persona su 100 e' portatrice di una copia mutata di questo gene: cio' significa che e' piu' a rischio di tumore al seno, ovaie, prostata e pancreas. Probabilita' che aumentano ancora di piu' quindi con l'esposizione alle aldeidi.

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