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La vista continua a 'svilupparsi' fino ai 40 anni

La vista continua a 'svilupparsi' fino ai 40 anni

Scoperta che potrebbe cambiare le strategie cura di alcune malattie

31 maggio 2017, 17:05

Redazione ANSA

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Le cellule della corteccia cerebrale (fonte: Nrets) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le cellule della corteccia cerebrale (fonte: Nrets) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Le cellule della corteccia cerebrale (fonte: Nrets) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La corteccia visiva, cioè l'area del cervello che elabora le informazioni della vista, si sviluppa gradualmente durante tutta la vita per arrivare a maturare tra i 30 e i 40 anni e non nei primi 5-6 anni di vita come si era sempre pensato. Una scoperta che potrebbe cambiare le strategie per la cura delle malattie della vista in base all'età dei pazienti, come spiegano sul Journal of neuroscience i ricercatori dell'università canadese McMaster, guidati da Kathryn Murphy.

Studiando i tessuti cerebrali di 30 persone decedute, che avevano dai 20 giorni di vita agli 80 anni, i ricercatori hanno analizzato le proteine che guidano l'azione dei neuroni nella corteccia visiva. Hanno così visto che la sua maturazione si completa a circa 36 anni d'età, e non ai 5-6 anni, come ci si aspettava sulla base di precedenti studi sugli animali.

In particolare hanno scoperto che la produzione di queste proteine subisce dei picchi in diverse fasi della vita, cioè tra i 5 e gli 11 anni (con la fine del periodo in cui i bambini sono soggetti al cosiddetto occhio pigro), poi a 40 circa, per calare del 75% verso i 55 anni.

"C'è una grande lacuna sulle nostre conoscenze delle funzioni del cervello. La nostra idea che le aree dei sensi si sviluppino nell'infanzia per poi rimanere ferme non è corretta", commenta Murphy. Le terapie per alterazioni come quella del cosiddetto occhio pigro si sono basate finora sull'idea che solo i bambini potessero beneficiare di terapie correttive, mentre si ritenevano inutili per gli adulti perché troppo in là con gli anni.

Anche se la ricerca è stata condotta solo sulla corteccia visiva, l'esito fa pensare che risultati simili si possano applicare anche ad altre aree del cervello, che quindi può essere e rimanere 'plastico' per molto più tempo del previsto.

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