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Dalle rane la molecola 'Terminator' dell'influenza

Dalle rane la molecola 'Terminator' dell'influenza

Efficace contro i virus del tipo H1

24 aprile 2017, 10:18

Redazione ANSA

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La rana Hydrophylax bahuvistara, nel cui muco è stata scoperta un molecola efficace contro i virus dell 'influenza (fonte: Sanil George, Jessica Shartouny) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La rana Hydrophylax bahuvistara, nel cui muco è stata scoperta un molecola efficace contro i virus dell 'influenza (fonte: Sanil George, Jessica Shartouny) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La rana Hydrophylax bahuvistara, nel cui muco è stata scoperta un molecola efficace contro i virus dell 'influenza (fonte: Sanil George, Jessica Shartouny) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si trova nel muco di una rana originaria dell'India la molecola 'Terminator' dei virus dell'influenza del tipo H1, efficace anche contro diversi batteri. Chiamata urumina, in onore della Urumi, la temibile spada-frusta originaria del Kerala e usata nelle arti marziali indiane, la molecola potrebbe diventare la base per futuri farmaci. La descrivono sulla rivista Immunity i ricercatori dell'Emory Vaccine Center di Atlanta, guidati da Joshy Jacob.

La pelle delle rane è nota per produrre molecole (peptidi) capaci di difenderle dai batteri e, come si è scoperto ora, anche dai virus. E' il caso della urumina, prodotta dalla rana del Kerala Hydrophylax bahuvistara, che si è dimostrata capace di distruggere molti ceppi del virus dell'influenza che colpiscono l'uomo. Sperimentata nei topi, la molecola è riuscita a neutralizzare dozzine di ceppi virali dell'influenza, da quelli più vecchi del 1934 fino ai più recenti.

''Molte rane producono diversi peptidi, a seconda di dove vivono. E' un meccanismo immunitario  - precisa Jacob - innato di tutti gli esseri viventi. Quello che abbiamo scoperto nelle rane è efficace contro il virus H1 dell'influenza''. I ricercatori hanno sperimentato 32 molecole diverse contro l'influenza, quattro delle quali hanno mostrato di funzionare. Tre di queste però sono risultate tossiche sul sangue umano, mentre la quarta, l'urumina appunto, pur essendo letale per i virus influenzali, non sembra essere dannosa per le cellule umane.

L'urumina gisce prendendo come bersaglio una proteina presente sulla superficie del virus, l'emoagglutinina, e che il virus utilizza per penetrare nelle cellule umane. ''La molecola killer si attacca all'emoagglutinana, destabilizzando il virus e finendo per ucciderlo'', continua Jacob. Spruzzata nel naso dei topi, è riuscita a proteggerli anche da una dose letale di virus influenzali.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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