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Disabilità: lezioni tango a non vedenti, fiducia ed emozioni

Disabilità: lezioni tango a non vedenti, fiducia ed emozioni

Ad Ascoli Piceno e Fermo, normovedenti condividono esperienza

ASCOLI PICENO, 06 settembre 2018, 12:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si chiama "Ad occhi chiusi" il progetto che dalle province di Ascoli Piceno e Fermo sta diffondendo in altre realtà del Centro Italia l'esperienza del tango argentino tra le persone non vedenti: un momento di intensa comunicazione corporea che va oltre una lezione di ballo, capace di favorire l'integrazione, la socializzazione e la fiducia in se stessi. Dedicato ad aspiranti ballerini affetti da gravi deficit visivi, le lezioni nascono per volontà della maestra e tangoterapista Patrizia Cosentino e sono promosse dall'Unione italiana ciechi e ipovedenti di Ascoli Piceno e Fermo attraverso i corsi Irifor. Durante la lezione la maestra accompagna i ballerini disegnando con le parole ogni movimento del corpo. I ballerini, toccando il corpo dell'insegnante, percepiscono i movimenti che non possono vedere. Poi, in uno scambio di posizioni, i ballerini vedenti, bendati dagli amici non vedenti, si sono affidati a loro e con esercizi e balli hanno condiviso le stesse difficoltà, emozioni e insicurezze.
    "Un anno fa - racconta Patrizia Cosentino - è nata l'associazione culturale Tangoteca, una scuola di Tango Argentino dedicata in particolar modo a ballerini super abili".
    Durante l'anno accademico il progetto ha coinvolto un gruppo di persone affette da gravi deficit visivi: si sono formate le coppie, composte da un ballerino ipovedente e uno non vedente o da un ballerino non vedente e uno normovedente".
    "Ponendo il proprio corpo a stretto contatto con un corpo estraneo - spiega Cosentino - attraverso un percorso olistico, abbiamo intrapreso un viaggio conoscitivo all'interno di noi stessi e in relazione con gli altri. Partendo dallo studio dell'abbraccio, il Tango argentino scardina i non vedenti dal loro mondo tecnologico aiutandoli a rapportarsi con il resto del mondo attraverso il corpo, i suoi segnali e il suo linguaggio".
   

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