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Maria Gabriella e la malattia, la mia rinascita partita anche da dentro grazie alla psico-oncologia

Partita anche da dentro grazie alla psico-oncologia

Redazione ANSA

Quando un tumore colpisce duramente la tua famiglia accettare di essere a propria volta malati richiede uno sforzo psicologico importante. All'inizio può capitare di provare rabbia per quello che sembra un 'accanimento', ma anche grazie a un percorso di psico-oncologia si può rafforzare la voglia di lottare e dare vita a quella che a tutti gli effetti è una rinascita, data da una maggiore consapevolezza. È quello che è capitato a Maria Gabriella, colpita da un tumore in età avanzata. Lo definisce, con un pizzico di ironia "un regalo che si è fatta a 70 anni", e la parte di tutto il percorso di cura per lei più difficile è stato proprio l'aspetto psicologico. Maria Gabriella scopre che qualcosa non va al seno sinistro nel 2011: si muove subito, rivolgendosi all'Istituto Oncologico Veneto a Padova, e nel giro di pochi mesi viene operata. Una mastectomia al seno sinistro, poi per quanto riguarda il periodo post operatorio la terapia ormonale. Ma è proprio dopo l'operazione, una volta rimessasi dal punto di vista fisico, che Maria Gabriella sente di aver bisogno di aiuto e lo chiede."Nel mio caso- spiega- la situazione psicologica era devastante. Ho avuto una sensazione di estraneità, come se l'esperienza che stavo vivendo non appartenesse a me. Per fortuna ho incontrato la dottoressa Eleonora Capovilla, responsabile del settore psico-oncologia, e ho iniziato il mio percorso di rinascita" . Inizia così un cammino con incontri individuali, corsi di mindfulness e di scrittura terapeutica, organizzati dall'Associazione Angolo presieduta da Marilena Bongiovanni. "È un cammino di rinascita, di presa di coscienza di se stessi: si impara a prendersi cura di anima e corpo" evidenzia Maria Gabriella, secondo cui "favorisce anche la guarigione". "Si impara, con gli incontri di gruppo- sottolinea- a guardarsi in faccia con verità e sincerità, senza pregiudizi e con affetto. Parlare di cose anche dolorose sapendo di essere capiti senza venire giudicati. Si stabilisce una relazione che è indescrivibile tanto può essere legante, vera. Capisci il significato reale della vita". Anche la figlia di Maria Gabriella è stata parte importante del suo percorso di cura e guarigione. "Mia figlia mi è stata vicina, mi tampinava, perché si è accorta di dolori antichi e ha contribuito a farli emergere, perché io potessi vedere, accettare i 'mostri' e renderli innocui". 

Tanto è il beneficio ricavato dalla psico-oncologia e dagli incontri organizzati da Angolo Onlus oltre che il desiderio di resilienza, che Maria Gabriella, insieme ad altre persone che hanno fatto la stessa esperienza, decide che fondamentale è "restituire", donare qualcosa ad altri. Così nasce Angolo Psicum, che si occupa proprio del benessere psicologico di chi affronta un percorso di cure oncologiche. Con un occhio rivolto anche alle persone in qualche modo più fragili, gli anziani.
"Sono sempre dell'idea di varare il mio progetto di vita di una vecchiaia serena-conclude Maria Gabriella- farò il meglio possibile perché sia così. Ora come ora se penso al tumore posso dire con certezza che non mi fa paura. Non ho paura. Se dovesse tornare so che ci sono istituzioni sanitarie che mi possono aiutare e anche nuove amiche. Sto ancora facendo i controlli ogni anno e sono stata fortunata, nel mio percorso, ad essere seguita bene dal punto di vista medico e a incontrare due donne, la dottoressa Capovilla e la presidente di Angolo Onlus Bongiovanni, che hanno reso più leggero il cammino di rinascita, guarigione, vita".

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