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Sanità: Usl Vda aderisce a Giornata mondiale del rene

Sanità

Sanità: Usl Vda aderisce a Giornata mondiale del rene

In programma l'11 marzo

AOSTA, 05 marzo 2021, 09:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Richiamare l'attenzione sulla malattia renale cronica, nonostante le restrizioni legate al quadro sanitario contingente, che non permettono l'effettuazione delle iniziative destinate alla popolazione in presenza": è l'obiettivo della Giornata mondiale del rene, in programma l'11 marzo, il cui slogan quest'anno è "Vivere bene con una malattia renale". All'iniziativa aderisce anche la struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell'Usl della Valle d'Aosta.
    "Sappiamo che il 6-8% della popolazione italiana - spiega Massimo Manes, direttore di Nefrologia e Dialisi - presenta un certo grado di insufficienza renale che si traduce, in termini numerici, in alcuni milioni di persone colpite. Si tratta di percentuali destinate a peggiorare negli anni per l'invecchiamento progressivo della popolazione e per la prevalenza di patologie come l'ipertensione e il diabete, che rappresentano importanti fattori di rischio per lo sviluppo della malattia renale se non curate adeguatamente".
    Le malattie renali sono tipicamente silenziose e non danno segni clinici evidenti se non nelle fasi acute. Rimane fondamentale sensibilizzare la popolazione, soprattutto le categorie più a rischio (gli anziani, i cardiopatici, gli ipertesi, i diabetici, gli obesi), all'importanza della prevenzione, che si realizza attraverso stili di vita salutari e protettivi. Un altro aspetto fondamentale è il riconoscimento precoce della malattia renale che si può realizzare attraverso l'esecuzione di pochi semplici esami come l'esame delle urine, la microalbuminuria e la creatinina.
    "Proprio come ricorda lo slogan di quest'anno - continua Manes - è possibile Vivere bene con una malattia renale, a condizione che si mettano in atto tutte le strategie di contenimento della malattia, che il paziente sia consapevolmente informato e parte attiva nei processi di cura e che si realizzi un patto assistenziale fiduciario con il proprio medico e con lo specialista".
   

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