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Vaccinazione influenza, è crisi in alcune Regioni

Vaccinazione influenza, è crisi in alcune Regioni

Lombardia in maggiore difficoltà, nel Lazio proposto 'team'

ROMA, 12 novembre 2020, 11:45

(di Giampiero Valenza)

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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C'è un 'tappo' che blocca i medici di famiglia nel poter proseguire nelle loro campagne di somministrazione del vaccino anti-influenzale ai pazienti più a rischio: alcune Regioni, infatti, stanno soffrendo ritardi anche dipesi dalle consegne delle dosi ordinate. "In Lombardia la situazione è critica, anche con code poco comprensibili. Il Lazio è tra le Regioni messe in condizioni migliori, come Toscana, Emilia-Romagna e Campania", commenta il vicesegretario nazionale vicario della Fimmg (la Federazione italiana dei medici di medicina generale), Pier Luigi Bartoletti. "Chi è partito prima ora sta meglio - spiega - Il problema è che ci sono Regioni che hanno usato protocolli di somministrazione dell'anno passato. Ma c'è anche una valanga di richieste da parte dei pazienti, alcuni dei quali chiamano ormai tutti i giorni per richiedere la vaccinazione. Non è importante farla subito, lo dico sempre: c'è tempo. Io stesso lo farò a dicembre, per ultimo. La pressione negli studi medici nasce anche perché si è 'mischiata' l'attività della vaccinazione con la pressione dei pazienti e la burocrazia del Covid".

Bartoletti precisa che per dare l'opportunità di fare più vaccinazioni, nel Lazio i medici stessi hanno chiesto un lavoro di squadra, con "un impegno" rivolto "a tutti i colleghi" a raggiungere "un target minimo da garantire del 60%" di pazienti vaccinati. L'idea lanciata nel Lazio, sottolinea Bartoletti, è stata quella della collaborazione tra studi: "Abbiamo anche detto, qualora ci fossero medici non interessati alla somministrazione del vaccino, di poter trasferire quella quota a un collega. Non ci interessa chi fa il vaccino, ma ci interessa che vengano fatti". "Siamo di fronte ad un paradosso, fino allo scorso anno la sanità pubblica doveva rincorrere gli over 65 per convincerli a proteggersi da influenza, polmonite ed herpes zoster, quest'anno sono le persone a rincorrere i vaccini", commenta Michele Conversano, presidente del Comitato tecnico scientifico di HappyAgeing.

Pesa sulla Lombardia, come spiega il consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, il ritardo dell'ordine delle dosi. "Li ha ordinati a ottobre", precisa, sottolineando "che di gare per i vaccini anti-influenzali ne ha fatte 9, di cui l'ultima a ottobre. E ha ordinato per una popolazione di 10 milioni di persone 2 milioni di dosi, che non bastano neanche per le fasce vulnerabili". Critici i sindacati lombardi Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati che parlano di una "deficitaria gestione dei vaccini da parte della Regione". In Lombardia intanto i medici di medicina generale non potranno prenotare ulteriori dosi di vaccino prima del 18 di novembre e non le avranno disponibili prima del 20, si evince dalla circolare inviata alle direzioni generali di Ats e Asst dalla Dg Welfare della Regione. Il Pd lombardo spiegando che "la precedente scadenza del 10 novembre è stata spostata di otto giorni, disattendendo ulteriormente il piano presentato in conferenza stampa un mese fa, che pure non teneva conto dell'indicazione del Ministero che, vista la pandemia, invitava le Regioni a far partire la campagna vaccinale in anticipo, ai primi di ottobre".

Allora, sottolinea il Pd "fu presentato un piano in cui la Regione indicava come fabbisogno minimo 2,8 milioni di dosi, mentre la dotazione disponibile al momento è di soli 2,5 milioni. Intanto, dei vaccini oggetto di gara di Aria Spa, la centrale acquisti della Regione, ne sono stati distribuiti solo 692 mila mentre altre 200 mila dosi sono ora in distribuzione.

Circa due milioni di dosi mancano ancora all'appello mentre altre 620 mila dosi rimangono ancora non autorizzate da Aifa, l'agenzia nazionale del farmaco". Ma le emergenze sono a macchia di leopardo. In Basilicata è il segretario regionale della Cisl, Enrico Gambardella, a parlare di "molteplici segnalazioni da parte dei medici di famiglia" sulla carenza delle dosi degli anti-influenzali in Regione.
   

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