Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid: l'Europa è la primaria fonte di diffusione del virus

Covid: l'Europa è la primaria fonte di diffusione del virus

Analizzati migliaia di genomi, più ridotto l'effetto della Cina

ROMA, 04 novembre 2020, 18:21

Redazione ANSA

ANSACheck

Covid: L 'Europa è la primaria fonte di diffusione del virus - RIPRODUZIONE RISERVATA

Covid: L 'Europa è la primaria fonte di diffusione del virus - RIPRODUZIONE RISERVATA
Covid: L 'Europa è la primaria fonte di diffusione del virus - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non è la Cina ma l'Europa l'area del mondo identificata come la principale fonte di diffusione di Sars-Cov-2, il virus che causa la Covid-19. A dirlo è uno studio sul genoma virale che è stato realizzato dalle Università di Huddersfield, nel Regno Unito, e del Minho, in Portogallo, e che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Microorganisms. Il lavoro si è concentrato sui 27.000 genomi virali di Sars-Cov-2 identificati in tutto il mondo dall'inizio della pandemia. Grazie a questa analisi i ricercatori hanno notato come le restrizioni ai viaggi in Gran Bretagna e nel resto d'Europa sembrino essere state "troppo poche" e fatte "troppo tardi" e che l'effettiva diffusione in America e nelle altre parti del pianeta siano avvenute in gran parte attraverso l'Europa e non dalla Cina, da dove invece il virus ha avuto origine.
    "Sembra probabile - spiegano gli studiosi - che i divieti di viaggio stabiliti in tutto il mondo nella seconda metà di marzo abbiano contribuito a diminuire il numero di scambi intercontinentali, in particolare dalla Cina continentale, ma sono stati meno efficaci tra Europa e Nord America dove gli scambi in entrambe le direzioni sono stati visibili fino ad aprile, molto tempo dopo l'imposizione dei divieti".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza