Cresce la richiesta di medici
stranieri anche in Emilia-Romagna per far fronte alla carenza di
camici bianchi: in regione entro il 2025 ne mancheranno circa
8mila. La stima è dell'Associazione medici di origine straniera
in Italia (Amsi) che anticipa alcune delle statistiche che
saranno presentate nel Congresso in agenda domani a Roma.
La carenza è forte in Emilia-Romagna, sottolinea Foad Aodi,
fondatore Amsi e membro della commissione Fnomceo 'Salute
globale', e lo dimostra il fatto che le richieste di medici
stranieri negli ultimi tre mesi sono aumentate in regione del
40%. Dal primo gennaio 2018 al 31 maggio 2019 sono arrivate
richieste da strutture pubbliche e private per oltre 500
operatori sanitari: 350 medici, 150 infermieri e 50
fisioterapisti. Tra i profili più gettonati figurano radiologi,
anestesisti, medici d'urgenza, fisiatri, ortopedici, chirurghi,
ginecologi, pediatri, medici termali e sostituzioni di medici di
famiglia. Le città che maggiormente hanno chiesto professionisti
della sanità di origine straniera sono Bologna, Forlì, Cesena,
Ravenna, Parma, Cesenatico, Cervia, Milano Marittima, Reggio
Emilia, Modena e Ferrara.
Considerando il trend, Aodi invita a rivedere la stesura dei
concorsi e le condizioni dei contratti a tempo determinato e ad
aggiornarli alla situazione economica e sanitaria di oggi "per
incentivare sia i medici italiani, sia i medici di origine
straniera a partecipare e a non disertare e fuggire all'estero".
Negli ultimi cinque anni l'Amsi dichiara di aver ricevuto più di
5mila richieste di informazioni per andare all'estero da parte
di camici bianchi italiani.
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