Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cresce l'uso delle biotecnologie in ortopedia, nuova arma di cura

Ortopedici, a breve 35% pazienti eviterà l'intervento chirurgico

Redazione ANSA ROMA

Cresce l'uso delle biotecnologie nel trattamento dell'artrosi precoce: la terapia con farmaci biologici rallenta infatti la degenerazione articolare e ritarda la sostituzione con protesi. È quanto emerge dal 50/mo Congresso degli Ortopedici Ospedalieri d'Italia (Otodi) in corso a Sorrento: a breve, affermano gli esperti, "il 35% dei pazienti eviterà l'intervento chirurgico" ma l'invito è quello di rivolgersi solo a medici specialisti. L'uso delle biotecnologie in ortopedia, sottolinea l'Otodi, "continua a dare risultati soddisfacenti e il numero dei pazienti che ha evitato l'intervento chirurgico nel 2018 è in continua crescita". Acido ialuronico, fattori di crescita e cellule staminali, spiegano gli ortopedici, "danno risultati soddisfacenti e in pochi anni potrebbero sostituire fino al 35% delle operazioni chirurgiche. Basti pensare che sui giovani colpiti da preartrosi l'ortopedico ricorre quasi sempre alle cellule staminali".

Ad oggi, ad esempio, oltre il 40% dei soggetti (50% maschi e 50% femmine) trattati con Prp (Plasma ricco di piastrine), campi magnetici e riabilitazione ha ottenuto significativi miglioramenti. "Il processo degenerativo delle articolazioni - sottolinea Giuseppe Monteleone, presidente del Congresso - spesso inizia in maniera insidiosa con fastidiosi doloretti saltuari o sotto stress. Fino a pochi anni fa si tendeva a sottovalutare la patologia inducendo i pazienti a terapie saltuarie sintomatologiche e a cambiare le proprie abitudini di vita adattandole alla patologia e riducendo la richiesta funzionale dell'articolazione 'consumata', in attesa della sostituzione dell'articolazione con una protesi meccanica". Oggi non è più così proprio grazie alle biotecnologie e l'ultima frontiera del trattamento rigenerativo, sottolinea Monteleone, "è il trattamento con cellule staminali o cellule mesenchimali attivate. Le tecniche moderne di prelievo dal sangue periferico o dal tessuto adiposo hanno minimizzato l'invasività rendendo applicabile questa tecnica a un numero elevato di persone in ambito di day surgery o addirittura ambulatoriale". Oggi, conclude, "il trattamento con farmaci biologici è in grado di rallentare la degenerazione articolare e pertanto ritardare la sostituzione protesica".
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA