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Cricelli (Simg), ridurre sostanze da combustione sigarette

Cricelli (Simg), ridurre sostanze da combustione sigarette

'Obiettivo smettere. Dispositivi tabacco riscaldato da provare'

BOLOGNA, 11 maggio 2019, 16:25

Redazione ANSA

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"La sigaretta tradizionale bruciando produce una grande quantità di sostanze nocive di vario tipo. Queste impattano sulle malattie respiratorie, sulle malattie dei vasi e del cuore, sui tumori. Oggi ci sono degli strumenti in cui si riducono queste sostanze. Non tutte, una gran parte" e se possono anche diminuire i rischi "allora dobbiamo provare". Così Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg), ha riassunto uno dei temi trattati nel suo intervento durante il dibattito 'Strategia per una salute intelligente: riduzione del danno da fumo per un futuro senza fumo' questa mattina a Bologna tra gli appuntamenti del Festival della Scienza Medica.
    Riportando alcune considerazione raccolte tra i medici di base, che spesso sono i primi ad ascoltare i dubbi dei pazienti, Cricelli ha affermato dal tavolo dei relatori: "L'obiettivo è sempre quello di smettere di fumare. Ma quanti mi danno ascolto? Io ho un obbligo sociale: devo dare risposte ai pazienti, non perfette, certo, ma perfettibili". Se c'è chi non vuole o non riesce, in un particolare momento, a smettere di fumare "allora - ha aggiunto al termine dell'incontro - bisogna ridurre i rischi. Se l'equazione è che ci sono sostanze che provocano malattie, allora se le riduciamo verosimilmente riduciamo le malattie. È come dire: se io diminuisco lo zucchero o il colesterolo negli alimenti, mangio più sano, vivrò più a lungo? Non lo so, ma immagino di sì. Mi ammalerò meno? Non lo so, ma immagino di sì. Quindi il consiglio che dobbiamo dare è che mentre aspettiamo di ridurre totalmente le sostanze nocive, intanto riduciamole. E questo è uno degli obiettivi della sigaretta a tabacco riscaldato, che elimina il calore della combustione e altri prodotti nocivi. Poi - ha concluso Cricelli - faremo gli studi e vedremo in futuro cosa succederà alle persone che usano questi dispositivi".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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