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Oggi Giornata donatore sangue, Gemelli regala app

"Nel Lazio e specie a Roma,necessità di sangue supera donazioni"

Redazione ANSA ROMA

 In occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, che si celebra il 14 giugno, il Policlinico Gemelli di Roma sottolinea che il sangue è una forma primaria di terapia, per pazienti di tutte le età, affetti da un gran numero di malattie, molte delle quali sono oggi guaribili se curate in maniera efficace. Solo grazie alla trasfusione - ricordano gli esperti - molti pazienti sono in grado di superare i momenti più difficili del decorso clinico. Per questo i donatori di sangue sono una risorsa preziosa per la medicina, così come lo sono i grandi chirurgi, i bravi anestesisti, i medici di qualità. "Diventare donatore di sangue significa partecipare a una grande gara contro la morte, contro la sofferenza, ed essere protagonisti del progresso della medicina".
    "Nel Lazio, e in particolare a Roma, le necessità di sangue superano le unità donate. E' quindi indispensabile che il numero dei donatori aumenti", afferma Gina Zini, direttore del Servizio di Emotrasfusione del Gemelli. E aggiunge: "Donano il sangue soprattutto persone tra 30 e 55 anni, con ricambio generazionale molto scarso". Al Policlinico non tutte le donazioni vengono effettuate presso il servizio trafusionale: più dei due terzi proviene da donazioni effettuate in centri trasfusionali di altre regioni, dove i donatori sono più numerosi, come Piemonte, Toscana, Veneto e Puglia. Quest'anno al Gemelli si festeggia la ricorrenza offrendo ai donatori un'applicazione per smartphone che ha lo scopo di facilitare la donazione di sangue. "Con questa App è anche possibile contattare in tempo reale donatori selezionati in base a specifici criteri, facilitando così la ricerca di emocomponenti in situazioni di particolare carenza o di ricerca di gruppi sanguigni rari", conclude Zini.
   

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