Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Emergenza aggressioni a medici nei Pronto soccorso

Emergenza aggressioni a medici nei Pronto soccorso

Su 218 strutture violenza nel 63% in 2 mesi 2017, peggiora 2018

ROMA, 23 maggio 2018, 18:29

Redazione ANSA

ANSACheck

Emergenza aggressioni ai medici nei Pronto soccorso - RIPRODUZIONE RISERVATA

Emergenza aggressioni ai medici nei Pronto soccorso - RIPRODUZIONE RISERVATA
Emergenza aggressioni ai medici nei Pronto soccorso - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le aggressioni al personale medico sono un'emergenza nei Pronto soccorso (Ps) italiani: dal 1 marzo al 30 aprile 2017, in 2 Ps su 3 (63%) si è infatti verificata almeno un'aggressione fisica. Emerge da un'indagine della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) su un campione di 218 Ps, pari al 33% di quelli presenti in Italia (667). Nel 2018, afferma Simeu, la situazione è "sensibilmente peggiorata in tutte le regioni". Nel 50% dei casi le aggressioni si sono verificate dove il sovraffollamento è più grave.
   

Le strutture presenti nel campione sono distribuite nelle 20 regioni e comprendono 53 Pronto Soccorso semplici, 111 Dipartimenti Emergenza Accettazione (DEA) di primo livello e 54 di secondo livello ovvero afferenti a strutture ospedaliere più grandi e complesse. Nell'ultimo anno, in base alle testimonianze raccolte dalla società scientifica, la situazione è "sensibilmente peggiorata in tutte le regioni, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, passando per il Lazio. E non si contano - denuncia la Simeu - aggressioni verbali e intimidazioni".

È questo il contesto in cui si tiene l'XI Congresso nazionale Simeu, da domani a Roma. "L'emergenza-urgenza è sola davanti al profondo cambiamento in atto - afferma Francesco Rocco Pugliese, presidente nazionale Simeu - un cambiamento epocale che richiede una profonda trasformazione organizzativa, per far fronte al mutare delle richieste di salute dei pazienti, sempre più anziani e pluripatologici, e alle trasformazioni in atto nel sistema sanitario.

L'aggravarsi delle violenze contro il nostro personale sanitario è certamente anche frutto di un disallineamento fra la realtà quotidiana e la direzione strategica delle politiche sanitarie nazionali". Il sovraffollamento, sottolinea, "principale causa di difficoltà fra medici e pazienti, è un problema non solo stagionale ma endemico dei nostri Pronto soccorso. Tuttavia resta senza soluzione". Infatti, è la denuncia del presidente Simeu, "i Pronto soccorso non hanno personale a sufficienza e la nostra competenza specifica è una risorsa che non sempre viene sfruttata a pieno nell'organizzazione sanitaria". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza