Quello di Dresda è il terzo
stabilimento della multinazionale italiana del farmaco Menarini
in Germania, insieme ai due della grande base operativa di
Berlino, oltre ad essere uno tra i 16 centri produttivi aperti
in svariati paesi del globo dal gruppo farmaceutico fiorentino.
Acquisito nel 2006 dalla precedente proprietà di Pliva/Aws,
ha una particolarità: include, nel proprio nome (per volontà del
patron di Menarini Alberto Sergio Aleotti, scomparso nel 2014),
anche quello di Friedrich von Heyden, considerato il fondatore
dell'industria farmaceutica moderna, primo al mondo ad aver
prodotto all'inizio del '900 un principio attivo per via
sintetica su scala industriale, l'acido salicilico, noto ai più
come aspirina. Fu proprio a Dresda che von Heyden ebbe modo di
sintetizzare le primissime quantità di acido acetilsalicilico,
un derivato del salicilico: il sito storico dove ciò avvenne è
ancora visibile sulla Leipziger Straße, nel cuore della capitale
sassone. Oggi, a breve distanza dal centro storico, nello
stabilimento farmaceutico Menarini-Von Heyden lavorano circa 400
persone. Al momento dell'acquisizione, 12 anni fa, erano 249: il
loro aumento è legato a quello, costante, dei volumi produttivi
del centro, cresciuti dalle 300 tonnellate di compresse del
periodo pre 2006 alle 2350 tonnellate del 2017: in pratica,
oltre 250 milioni di blister che ogni anno Menarini distribuisce
in giro per il mondo.
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