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Italiani meno depressi, tendenza in miglioramento

Italiani meno depressi, tendenza in miglioramento

Dati Iss dal 2008, ma il problema resta di grandi dimensioni

ROMA, 03 gennaio 2018, 12:55

Redazione ANSA

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Italiani meno depressi, tendenza in miglioramento - RIPRODUZIONE RISERVATA

Italiani meno depressi, tendenza in miglioramento - RIPRODUZIONE RISERVATA
Italiani meno depressi, tendenza in miglioramento - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli italiani sono sempre meno depressi: l'analisi dei dati di Epicentro, il portale dell' epidemiologia per la sanità pubblica dell'Istituto Superiore Sanità, nell'ambito del monitoraggio sullo stato di salute della popolazione adulta italiana effettuato attraverso indagini campionarie, parla di un consistente miglioramento anche se il problema resta di grandi dimensioni.
    Nel triennio 2013-2016 circa il 6% degli italiani tra i 18 e i 69 anni (circa 2 milioni e mezzo) ha riferito sintomi depressivi e ha percepito compromesso il proprio benessere psicologico per una media di 15 giorni nel mese precedente l'intervista. Ma emerge anche il trend annuale in miglioramento dal 2008 (7,8%) al 2016 (5,6%).
    Secondo il parere di Massimo Cozza, psichiatra, coordinatore del Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl Roma 2, il più grande d'Italia con circa 1 milione 300mila abitanti, "dobbiamo considerare che i sintomi depressivi nascono da diversi fattori sociali e psicologici, oltre che da una base biologica di partenza in particolare per quelli più gravi. Quindi il trend in diminuzione può avere diverse spiegazioni, a partire da un lieve miglioramento delle condizioni economiche, sociali e di salute rispetto all'esplosione della crisi del 2008, e da una naturale tendenza psicologica della nostra mente a superare le fasi negative della vita". Per lo psichiatra possiamo leggere il dato di una minore percentuale di sintomi depressivi tra chi non ha la cittadinanza italiana (6,1%), in quanto proviene da condizioni peggiori di vita rispetto a chi è cittadino italiano (5,2%).
    ''Una speranza maggiore e la proiezione verso il futuro può, invece, spiegare il dato del 4,4% di sintomi depressivi per chi ha tra 18 e 34 anni rispetto al ben più alto 7,7% per chi ha tra 50 e 69 anni" conclude.
   

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