(di Manuela Correra)
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Sono circa 5.000, secondo dati
dell'Istituto superiore di sanità, i bambini in Italia
che ogni anno non vengono vaccinati contro malattie come
tetano, poliomelite e difterite, e circa 10.000 non ricevono la
profilassi all'età giusta contro morbillo e rosolia. Una
situazione che gli esperti definiscono grave, tanto che a
lanciare l'allarme è stato di recente anche il Commissario
europeo alla salute Vytenis Andriukaitis, mettendo in guardia
circa il rischio del ritorno, a causa delle basse coperture
vaccinali, di malattie quasi del tutto debellate in Europa.
Per quanto riguarda il tetano - malattia che potrebbe essere
stata contratta dalla bambina di 7 anni, non vaccinata,
ricoverata in condizioni gravi a Torino - in Italia,
sottolineano gli infettivologi, si registrano ancora ogni anno
50-60 casi di decessi. Nei bambini i casi sono più rari, perchè
in gran parte vaccinati, ma le morti riguardano donne anziane e
uomini che non hanno fatto il militare e dunque una popolazione
cui non sono stati somministrati i vaccini in giovinezza.
L'antitetanica, ricorda infatti il direttore del Dipartimento di
malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss),
Gianni Rezza, "è tra le 4 vaccinazioni da decenni obbligatorie,
viene somministrata nel primo anno di vita del bambino e prevede
dei richiami negli anni. Ora - sottolinea - è stata anche
inclusa tra le dieci vaccinazioni obbligatorie per l'iscrizione
a scuola". Vaccinare i bambini, avverte l'esperto, "è
fondamentale: il batterio del tetano, infatti, si trova
nell'ambiente e nel terreno; la malattia non si trasmette da
persona a persona, ma il rischio di contagio esiste ad esempio
ferendosi ed entrando in contatto col terreno contaminato.
L'unica arma per difendersi è quindi la vaccinazione". Negli
ultimi anni però, rileva, "la copertura vaccinale anche per
questa malattia è scesa sotto il 95%, considerata la soglia
minima, e dunque anche il tetano, che nei bambini sembrava
essere una patologia quasi del tutto debellata, sta invece
ricomparendo". E la situazione in Italia resta allarmante anche
rispetto al morbillo: dall'inizio dell'anno, rileva l'Iss, si
sono registrati nel nostro Paese 4 decessi e 4.575 casi, che si
registrano per l'88% tra non vaccinati e per il 6% tra vaccinati
con 1 sola dose. Il 35% dei casi ha inoltre presentato almeno
una complicanza. Dati che hanno destato allarme anche negli
altri Paesi, a partire dagli Stati Uniti: l'Italia, proprio a
causa dei focolai epidemici di morbillo evidenziati, è stata
infatti inserita nell'elenco dei Paesi 'a rischio salute' per
gli americani che intendono viaggiare all'estero, insieme a
Romania, Belgio e Germania, e per cui si raccomanda la
vaccinazione prima del soggiorno. L'indicazione è stata emessa
lo scorso aprile dai Centri per il controllo e la prevenzione
delle malattie (Cdc) di Atlanta ed è stata confermata nella
nuova edizione dello Yellow Book, il volume indirizzato a tutti
gli operatori sanitari chiamati a dare consigli ai viaggiatori.
(ANSA).