Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Niente controlli dal dentista per 17 milioni di italiani

Niente controlli dal dentista per 17 milioni di italiani

Si torna a spendere per i denti,ma 3,7 milioni scelgono low cost

ROMA, 12 maggio 2018, 12:00

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSA) - Dopo la grande fuga dagli studi dentistici registrata durante la crisi, gli italiani 'tornano' a spendere per la salute dei denti. Ma sono ancora tante le disuguaglianze tra chi può permettersi di spendere di più e chi non ha altra scelta che rivolgersi al 'low cost'. E sono ben 17 milioni le persone che non fanno visite di controllo durante l'anno, di cui 3,7 milioni di millennials. È quanto emerge da una ricerca Censis realizzata in collaborazione con Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), presentata a Cernobbio in occasione del 7/mo Workshop di Economia in Odontoiatria.
    Un milione di italiani non è mai andato da un dentista in vita sua e a pesare sulla prevenzione sono le forti disparità economiche e di istruzione. Non fanno mai visite di controllo il 38% delle persone non abbienti (contro il 22,7% dei benestanti) e il 36,4% delle persone con la licenza media (contro il 29,8% dei laureati). E a non far visite di controllo durante l'anno sono il 70% di bambini tra 6 e 14 anni. Le persone con redditi e scolarità più bassi vanno in genere dal dentista quando dolori e carie diventano preoccupanti. Ma a quel punto per tanti inizia la rincorsa del low cost. Nell'ultimo anno sono 3,7 milioni gli italiani che hanno acquistato cure odontoiatriche puntando esclusivamente sul prezzo basso, senza badare alle garanzie di qualità.
    L'indagine, presentata a Cernobbio, rivela però anche buone notizie. Ad esempio il fatto che nel 2016 gli italiani hanno speso per visite e cure 7,8 miliardi di euro, con un incremento del 9,3% rispetto al 2014. Inoltre il 91% degli italiani che si sono rivolti a un dentista è rimasto molto o abbastanza soddisfatto. L'85,3% ha un proprio dentista di riferimento e il primo criterio di scelta è la fiducia che ispira (indicato dal 63%), seguita dal costo delle prestazioni (26,3%), la qualità dei materiali utilizzati e delle tecnologie, la vicinanza dello studio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza