(ANSA) - ROMA, 24 LUG - I pediatri "devono avere le competenze per decifrare i segnali di allarme quando un bambino sta attraversando momenti problematici o si trova in situazioni di rischio". Cosi' Ernesto Caffo, presidente di Telefono azzurro, intervenendo alla presentazione del progetto formativo, promosso da Menarini, per la creazione di un network sanitario di 15mila pediatri e medici di base specializzati nel cogliere i segnali di abusi e violenze.
Anche gli esperti di Telefono azzurro collaboreranno al progetto, contribuendo a formare un primo gruppo di circa mille medici, che attraverso 23 corsi intensivi saranno 'allenati' a riconoscere i segnali di difficolta' inespressi dell'infanzia.
Questa prima task-force fornira' supporto ai colleghi e li preparera' a loro volta, fino ad arrivare a una rete di 15 mila professionisti attivi sul territorio. "Telefono azzurro - ha continuato Caffo -, in sintonia naturale con la Societa' italiana di pediatria e la Federazione italiana medici pediatri, ha aderito con entusiasmo al progetto educazionale promosso da Menarini". Con la sua esperienza nell'ascolto dei bambini e degli adolescenti vittime di abusi maturata in quasi 30 anni di attivita' - ha proseguito -, contribuisce a fornire le migliori competenze e modalita' di intervento per dare risposte sempre piu' efficaci e qualificate al problema dell'abuso nel nostro Paese".
"I pediatri - ha concluso Caffo - svolgono un ruolo chiave nel percorso di crescita sana ed equilibrata del bambino e rappresentano il loro primo punto di contatto con il sistema sanitario ma soprattutto costituiscono un punto di riferimento e di fiducia a cui l'intera famiglia affida i propri bambini negli anni piu' delicati".