(ANSA) - ROMA, 23 OTT - L'Africa polio-free e lo sviluppo
di un nuovo vaccino per fermare i casi di poliovirus di tipo 2
derivati da vaccino: sono due dei principali risultati
conseguiti nel 2020 nella lotta alla poliomielite, malattia
debellata in tutto il mondo, tranne che in Afghanistan e
Pakistan, complice anche la pandemia da Covid-19, che ha
rallentato gli sforzi e le campagne vaccinali. Lo ricordano i
Centers for diseases control (Cdc), in occasione del Workd Polio
Day che si celebra domani. In Afghanistan le campagne di
vaccinazioni si sono infatti dovute fermare per cinque mesi,
aggravando le barriere esistenti nell'accesso ai vaccini e
aumentando il numero di bambini a rischio di ammalarsi. Tra
gennaio e luglio 2020 sono stati segnalati 41 casi di poliovirus
selvaggio contro i 15 dello stesso periodo del 2019, a cui c'è
da aggiungere un recente focolaio di poliovirus di tipo 2
derivato dal vaccino con 69 casi nel 2020. Anche in Pakistan
sono aumentati i casi di polio, così come quelli derivati da
vaccino. In queste ultime due roccaforti del virus, sottolineano
i Cdc, è essenziale rafforzare la qualità dei dati e delle
campagne e coinvolgere le comunità per ripristinare le attività
sul campo. Tra i traguardi positivi del 2020 c'è senz'altro
quello dell'Africa, dichiarata polio-free lo scorso 25 agosto,
anche se in questo continente, come nel resto del mondo, sono in
aumento i focolai di poliovirus di tipo 2 derivato da vaccino:
al 7 ottobre erano 441 a livello globale, contro i 378 del 2019
e 71 del 2018. Proprio per fermare questi focolai la Global
Polio Eradication Initiative (Gpei) sta lavorando
all'introduzione di un nuovo vaccino orale. (ANSA).