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Speranza contro la cecità per i prematuri con problemi di retina

Studio svedese individua bassi livelli di acido arachidonico

Redazione ANSA ROMA

 Quando i bimbi nascono molto prematuri può capitare che i vasi sanguigni della retina non siano completamente sviluppati. I piccoli possono andare quindi incontro a una malattia rara detta retinopatia del prematuro, che può portarli a essere ipovedenti o nei casi peggiori a diventare ciechi a causa del distacco della retina stessa, ma da uno studio svedese, della Sahlgrenska Academy, arriva una speranza di poterli proteggere. Lo studio, che ha esaminato i livelli di circa 20 diversi acidi grassi nel sangue di 90 bambini nati prima di 28 settimane di gravidanza, pubblicato su JAMA Ophthalmology, indica un chiaro legame tra questa patologia e bassi livelli dell'acido arachidonico, un acido grasso, misurato nel sangue dei bambini. Questo acido appartiene alla famiglia dei polinsaturi omega-6 e ad alti livelli è associato a infiammazione e malattie cardiache negli adulti. Durante il periodo fetale, tuttavia, la situazione potrebbe essere diversa. "L'acido arachidonico sembra essere di particolare importanza durante l'intera gravidanza come elemento di base per le membrane", afferma Ann Hellström, autrice principale della ricerca. "La madre fornisce al feto acido arachidonico, che si trova ad un livello molto più basso nel suo stesso sangue rispetto ai livelli fetali, quindi riteniamo che sia importante che i bambini prematuri ricevano questo acido grasso come integratore". L'ipotesi verrà ora testata in un nuovo studio che coinvolgerà 210 bambini in unità neonatali in tre città svedesi: Göteborg, Lund e Stoccolma. Ai piccoli verrà somministrato un integratore con una combinazione di DHA, un acido grasso polinsaturo omega-3, che è anche importante per la costruzione di vasi sanguigni e tessuto nervoso, e acido arachidonico.
    (ANSA).
   

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