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Il test per capire se figli stanno troppo davanti a schermi

Più che definire tempo preciso meglio farsi quattro domande

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Più che misurare il tempo passato davanti a tv o smartphone da parte dei figli è meglio assicurarsi che l'uso di questi dispositivi da parte dei ragazzi non sostituisca altre attività, a partire dal sonno. Lo affermano le nuove linee guida del Royal College of Paediatrics and Child Health britannico, che ha individuato 'quattro domande' per capire se l'utilizzo è eccessivo.

Secondo i pediatri britannici, che si sono basati anche su una revisione degli studi precedenti appena pubblicata da Bmj Open, anche se c'è sicuramente una associazione tra un tempo eccessivo passato davanti agli schermi e problemi come obesità e depressione, non è chiaro se sono i dispositivi a causare i problemi oppure se gli adolescenti con queste patologie ad essere dipendenti dagli schermi. "Piuttosto che mettere dei limiti stringenti al tempo - concludono gli esperti - meglio rispondere a una serie di domande. "Sapete quanto tempo la vostra famiglia passa davanti allo schermo? L'uso dei dispositivi interferisce con quello che vuole fare la famiglia? Gli schermi interferiscono con il sonno? Siete in grado di controllare l'impulso a mangiare mentre usate i dispositivi?".
Se le risposte sono positive non c'è bisogno di preoccuparsi.
"Ma se ci sono problemi - avvertono - il tempo passato davanti allo schermo può essere un fattore che contribuisce". 
   

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