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Bimbi soffocati da cibo, boom per corsi Croce Rossa

Dopo il caso bambino morto a Roma, 50 vittime ogni anno. I consigli degli esperti

Redazione ANSA ROMA

Circa 50 bambini ogni anno muoiono in Italia per soffocamento da cibo o da oggetti. Un dato impressionante che crea preoccupazione in genitori ed insegnanti - soprattutto dopo il caso del bambino morto a Roma soffocato mentre mangiava al ristorante dell'Ikea - tanto da far registrare nelle ultime settimane un'impennata di richieste alla Croce Rossa Italiana (che già da anni si occupa della materia) per avere informazioni o seguire corsi sulle manovre che permettono di salvare i bambini. Un vero e proprio boom, dice il responsabile nazionale manovre disostruzione pediatrica della Cri, Jacopo Pagani, che parla di centinaia di mail che arrivano ogni giorno per questo motivo ai tanti comitati della Cri.

Genitori, nonni, baby sitter, maestri gli interessati ad approfondire la materia. Sono così tante le richieste che a Roma, il comitato provinciale ha dovuto addirittura raddoppiare il numero dei corsi. Mediamente ogni giorno si tengono in Italia una decina di corsi di questo tipo, circa 200-300 persone coinvolte quotidianamente. Duemila gli istruttori volontari della Cri sparsi sul territorio nazionale. Alla prima Giornata informativa nazionale sulle manovre salvavita pediatriche, che si è svolta qualche giorno fa - sottolinea Pagani - sono state gestite in una ventina di giorni circa 7-8 mila mail: ''C'è stato un vero e proprio caos, la nostra casella elettronica si è addirittura bloccata. Abbiamo avuto richieste al di sopra di ogni aspettativa''. ''Nel corso della Giornata, dove siamo stati presenti nelle piazze, nei negozi, nei centri commerciali, abbiamo registrato cinquemila contatti''.

Il prossimo mese, dedicato proprio alla prevenzione per le manovre per la disostruzione pediatrica, la Cri sarà impegnata in tutta Italia con altri punti informativi, sempre nelle piazze e nei negozi, per lo più frequentati da bambini. Pagani si sofferma sulla prevenzione e dà qualche indicazione: i bambini sotto i 4 anni non dovrebbero mai mangiare da soli, i genitori dovrebbero avere una sorveglianza attiva. E poi mentre mangiano non farli giocare, non far guardare loro la tv, non farli stare sdraiati.

''Va evitato che ridano e si distraggano così da ingoiare malamente. Fino a 4 anni la masticazione non è controllata e vanno anche evitati alcuni cibi, soprattutto quelli lisci. Primi fra tutti il wurstel ma anche, ad esempio, il pomodorino pachino, l'uva. le caramelle dure e quelle gommose, i pop corn, i confetti''.

Anche giocattoli possono essere molto pericolosi, quelli non a norma e, in particolare, il palloncino sgonfio che va assolutamente tenuto lontano dai bimbi. Le manovre salvavita andrebbero apprese dagli adulti anche in caso di arresto cardiaco, circa 400 casi l'anno in Italia, solo nel 5-6% dei casi c'è un esito positivo. L'intervento in queste situazioni deve essere immediato tenuto conto - sottolinea Pagani - che ogni secondo in arresto cardiaco riduce del 10% le possibilità di ripresa del bambino. Insomma, bastano 10 minuti perché la situazione sia irreversibile. Sia per il soffocamento sia per l'arresto cardiaco, un'utile azione è chiamare subito il 118 dove spesso si trova una persona che può dare indicazioni immediate e permettere, riducendo i rischi, l'arrivo del bambino in ospedale. Su www.cri.it, è possibile trovare ogni informazione sui corsi salvavita e sulle iniziative promosse in materia in tutta Italia.

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