Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Eccesso di sale influenza la proteina legata all'Alzheimer

Studio su Nature svela perché favorisce l'insorgere della demenza

Redazione ANSA ROMA

 Un eccessivo consumo di sale può favorire l'insorgere della demenza poiché influenza la proteina tau, collegata all'Alzheimer. A mettere in guardia, indagando i motivi del meccanismo, è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature.
    A condurre la ricerca un team della Weill Cornell Medicine di New York che, in uno studio precedentemente pubblicato su Nature Neuroscience, aveva dimostrato come il mangiare cibi troppo salati sia collegato a un aumento di declino cognitivo nei topi.
    A esser chiarito nel nuovo lavoro è il reale motivo alla base di questa associazione. I ricercatori avevano infatti ipotizzato che il motivo fosse collegato all'irrigidimento delle pareti vascolari causato dal sale, che poteva influenza l'apporto di sangue alle cellule cerebrali. Ma gli autori si sono resi conto che la riduzione del flusso ematico non era di entità tale da impedire il normale funzionamento del cervello. Studiando i topi, sono riusciti a dimostrare che la ridotta produzione di nitrossido da parte dei vasi sanguigni, causata dal troppo sale, influenza la stabilità della proteina tau nei neuroni. "Quando la proteina tau diventa instabile e fuoriesce dal citoscheletro provoca dei problemi", poiché si accumula nel cervello, spiega Costantino Iadecola, professore di neurologia alla Weill Cornell Medicine. Per verificarlo, i ricercatori hanno somministrato ai topi una dieta ricca di sale ma anche un anticorpo che promuove la stabilità della proteina tau, notando come questo li proteggeva dallo sviluppo di demenza. "Questo ci ha convinto che la cosa è determinante per la comparsa di Alzheimer è la formazione dei depositi di tau e non la riduzione del flusso ematico al cervello", sottolinea Uadecola.(ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA