(ANSA) - ROMA, 11 GIU - La vitamina B3 (nicotinamide
riboside) potrebbe fermare la morte dei neuroni nei pazienti con
morbo di Parkinson, aiutando potenzialmente a rallentare il
decorso della malattia.
Lo suggerisce uno studio su cellule di pazienti e su animali
condotto da Michela Deleidi dell'Università tedesca di Tübingen
la quale ha riferito di essere in procinto di iniziare i test su
pazienti (la vitamina è già dimostrata sicura sui soggetti sani,
quindi è prevedibile un iter sperimentale un po' più veloce).
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cell Reports.
Il Parkinson è una malattia degenerativa caratterizzata da
morte progressiva dei 'neuroni dopaminergici', che controllano i
movimenti. Vi è il sospetto che le cellule muoiano per difetti
di approvvigionamento energetico.
Nella prima parte dello studio Deleidi ha usato cellule di
pelle di pazienti con Parkinson e le ha trasformate in neuroni.
Ha così dimostrato che nei pazienti le cellule, ed i neuroni in
particolare, hanno difetti a carico delle 'centraline
elettriche' - i mitocondri - organelli cellulari che servono a
fornire energia alle cellule stesse. Poi la scienziata ha
'alimentato' tali cellule con vitamina B3 dimostrando che la
vitamina riesce a prevenirne la morte, favorendo lo sviluppo di
nuovi mitocondri sani al loro interno.
Da ultimo Deleidi ha continuato gli esperimenti con moscerini
con una specie di Parkinson e visto che dando loro nicotinamide
riboside, la malattia progredisce più lentamente e gli insetti
riescono a mantenere il controllo dei movimenti.
Il prossimo passo è testare, quindi, la vitamina sui pazienti
con Parkinson, conclude l'esperta.(ANSA).