Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Traumi alla testa anticipano di due anni e mezzo l'insorgenza dell'Alzheimer

Studio esamina oltre 2mila casi confermati da autopsia

Redazione ANSA ROMA

Traumi alla testa, a volte provocati anche da sport come calcio o rugby, anticipano in media di due anni e mezzo la comparsa dell'Alzheimer. Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychology, esamina le lesioni cerebrali avute da giovani in relazione a un deterioramento della salute del cervello una volta diventati anziani.
    I traumi alla testa dovuti allo sport o al gioco sono molto frequenti, tanto che tra gli americani di età pari o superiore a 5 anni se ne verificano circa 8,6 milioni di episodi all'anno.
    Il team della University of Texas Southwestern, a Dallas, ha analizzato i dati di 2.133 soggetti la cui diagnosi di morbo di Alzheimer è stata confermata postmortem. Hanno scoperto che le persone che hanno subito un trauma accompagnato da perdita di conoscenza per più di 5 minuti si sono viste diagnosticare il morbo di Alzheimer in media 2,5 anni prima rispetto ai coetanei che non avevano subito tali lesioni alla testa.
    Le conclusioni sono state tratte esaminando, per la prima volta in questo ambito, casi di Alzheimer confermati dall'autopsia. "Non sappiamo come e in quali casi le lesioni alla testa aumentino il rischio di problemi neurodegenerativi più avanti nella vita", spiega Munro Cullum, neuropsicologo responsabile della ricerca. L'ipotesi è che l'infiammazione derivata da lesioni possa avere un ruolo e che tra i fattori di rischio ci sia la genetica. Tuttavia, la conferma può richiedere anni poiché le cartelle cliniche oggi disponibili spesso non includono una storia completa di traumi cerebrali. "Dobbiamo aspettare dai 40 ai 50 anni fino a quando gli atleti di oggi avranno 60 e 70 anni per studiarli", conclude, "finché non avremo più dettagli, tutto quello che possiamo vedere sono solo correlazioni".(ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA