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Integratori calcio e vitamina D non riducono rischio fratture

E ad alte dosi possono essere pericolosi per la salute

Redazione ANSA ROMA

Prendere vitamina D e calcio non preserva gli anziani da fratture: è quanto emerso da un maxi studio su un totale di oltre 51 mila individui over-50 (la revisione di 33 studi precedentemente pubblicati) pubblicato sulla rivista JAMA.
    "E' tempo per gli anziani di smettere di prendere calcio e vitamina D e di cambiare le linee guida in materia", afferma l'autore del lavoro Jia-Guo Zhao, del dipartimento di chirurgia ortopedica dell'ospedale Tianjin in Cina.


    Gli esperti hanno osservato che coloro che prendono calcio e vitamina D alle dosi raccomandate non presentano un rischio di frattura inferiore ai coetanei che non assumono questi integratori o che hanno assunto placebo.
    Semplicemente, quindi, non si è osservato alcun effetto protettivo dall'assunzione di questi integratori che invece alle alte dosi cui spesso sono assunti (fino a 1.000 Unità internazionali) sono stati associati a rischio di cancro, calcoli renali, e anche di morte prematura. 

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