"Il fluoro non è solo utile a prevenire le carie nei bimbi, ma andrebbe utilizzato anche dagli adulti e soprattutto dagli anziani, perché la Terza Età è un periodo della vita in cui i denti tendono più facilmente a cariarsi". A fare il punto su benefici e rischi di questa sostanza, è Nicola Marco Sforza, vicepresidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) che ricorda come "la valutazione della modalità di assunzione va sempre affidata a un esperto".
La carie è una perdita dello smalto che copre il dente ed è causata dall'aumento, nel cavo orale, di alcuni microbi. "Il modo per prevenirla - ribadisce l'esperto - è innanzitutto la pulizia meccanica dei denti con spazzolamento. Accanto a questo, in soggetti predisposti o in persone che hanno difficoltà a svolgere una corretta igiene domiciliare, come disabili o anziani, il fluoro può aiutare. Permette infatti una remineralizzazione delle superficie dentali, inibisce la demineralizzazione e ha azione antimicrobica". Per questo, non fa bene solo ai bambini ma è un'arma nella lotta alle carie anche nella terza età. "In genere dopo l'infanzia c'è tendenza a una diminuzione delle carie - spiega Sforza - ma nell'anziano può verificarsi un nuovo aumento anche in chi non è stato predisposto precedentemente. Le ragioni sono varie: maggiore difficoltà dell'igiene, minor propensione ad andare dal dentista, cambiamenti ormonali, variazioni nella dieta, inadeguato flusso salivare e una maggiore esposizioni delle radici del dente, che sono più vulnerabili". Secondo le Raccomandazioni del Ministero della Salute in odontostomatologia, l'applicazione del fluoro è necessaria per tutti ma con modalità e posologie diverse in base a età e caratteristiche del paziente. "In passato veniva consigliata ai bimbi l'assunzione tramite compresse o gocce. Oggi però l'efficacia della fluoroprofilassi per via sistemica - spiega è controversa. Inoltre è meno controllabile il rischio di un'eccessiva assunzione che può manifestarsi con macchie bianche sui denti (fluorosi)". Per questo si preferiscono presidi a livello topico. "Fino a 6 anni è consigliato un dentifricio specifico per bimbi, contente fluoro in quantità ridotte. Solo in alcuni specifici casi, l'odontoiatra può consigliare un'assunzione con gocce. Dopo i 6 anni la fluoroprofilassi viene effettuata con un normale dentifricio contenente fluoro e l'effetto può essere potenziato con un colluttorio al fluoro.
Esistono poi, per soggetti più a rischio, dei coadiuvanti come gel e vernici ad alta concentrazione di fluoro, applicati da un professionista". Ma attenzione, conclude Sforza, "se i denti presentano placca il trattamento non è efficace, quindi andrebbe fatto dopo un'accurata seduta di pulizia".(ANSA).