ROMA - Una nuova tecnologia tutta italiana, nata dalla ricerca della casa farmaceutica Menarini e originariamente messa a punto per il mondo medico e in particolare per la diagnosi dei tumori, svela i segreti della scena di un crimine. Grazie a un lavoro portato avanti in collaborazione insieme con i Carabinieri del Ris (Reparto investigazioni scientifiche) di Roma, la tecnologia - che si chiama 'DEPArray' - riesce ad individuare in modo inequivocabile gli autori di un crimine.
SVOLTA PER LA SCIENZA FORENSE: i reperti biologici raccolti sulla scena del crimine sono infatti spesso composti da materiale biologico di tipo diverso proveniente da due o più persone. L'analisi di queste tracce miste rappresenta allora un problema in genetica forense dal momento che non sempre consente di ottenere un profilo univoco del Dna; questo rende più difficile l'identificazione del colpevole in quanto si deve ricorrere ad analisi statistiche complesse.
L'ANALISI DELLE CELLULE PURE: ma con 'DEPArray' - che si basa su una tecnologia automatizzata per l'individuazione e l'isolamento di cellule pure - i ricercatori sono stati in grado, per la prima volta, di separare le cellule appartenenti ai diversi fluidi biologici (come per esempio sangue, saliva, liquido seminale) prima di effettuare l'analisi genetica standard, e hanno così potuto ottenere in maniera "assolutamente pura, il corrispondente profilo genetico".
IDENTIFICAZIONE PROFILO AL 100%: i Ris e Menarini hanno analizzato un mix di liquidi riprodotto ad hoc in laboratorio. I risultati delle analisi hanno consentito nel 100% dei casi di identificare i fluidi e il corrispondente profilo genetico. Si è così potuto analizzare campioni reali riuscendo a individuare le cellule (in questo caso spermatozoi) e quindi il profilo del colpevole. La Menarini silicon biosystems proseguirà ora la collaborazione con i Carabinieri del Ris di Roma e altri laboratori di genetica forense all'estero per la validazione sperimentale del protocollo.
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