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Per 7,3 milioni di caregiver familiari, manca legge a tutela

Appello degli esperti:"si approvi il testo presentato in Senato"

ROMA ANSAcom

Sono soprattutto donne, non più giovani e a rischio burnout: in Italia le persone che assistono un familiare anziano e spesso malato sono 7,3 milioni. Un esercito silenzioso che svolge un lavoro sociale importantissimo e da anni attende una legge che ne riconosca il ruolo. Un appello ad approvarla al più presto arriva dagli esperti riuniti al convegno "Presa in carico assistenziale e terapeutica del paziente anziano", organizzato a Roma dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) e Daiichi Sankyo Italia.

Aumentano, di pari passo con l'allungamento della vita media, le persone non autosufficienti. Circa la metà è assistita da un caregiver familiare, di cui 1 su 5 è ultrasessantenne e nell'85% dei casi è donna. In un terzo dei casi questo ruolo viene ricoperto con grande difficoltà a conciliarlo con la propria vita e gli impegni professionali. Il peso della responsabilità, inoltre, si ripercuote sulla salute fisica e psichica del caregiver, aumentando ansia e stress e portando a trascurare la propria salute, fino a sviluppare un vero e proprio esaurimento emotivo. "Questo esercito silenzioso - spiega Nicoletta Orthmann, coordinatore medico-scientifico di Onda - ogni giorno e per anni, si prende cura dei nostri anziani non più autosufficienti. A titolo gratuito svolge un prezioso e faticoso lavoro, ad oggi non ancora riconosciuto né tutelato nel nostro Paese: non possiamo più permetterci di lasciarli soli". Esiste un Fondo dedicato, istituito con la legge di bilancio 2018 per la copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attività di cura non professionale del caregiver familiare. Di fatto, però, è inutilizzato poiché si attende l'iter parlamentare del testo unificato che raccoglie i 7 diversi disegni di legge presentati in Senato in materia. "L'obiettivo del testo Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiari è riconoscere questa attività dal punto di vista previdenziale, sanitario e assicurativo, ma anche garantire supporto psicologico. Ci auguriamo", conclude Orthmann, "che venga approvato quanto prima".

In collaborazione con:
Daiichi Sankyo Italia S.p.A.

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