Serve un nuovo diritto, che si aggiunga a una nuova economia, per salvare l'ambiente, mentre quello attuale è uno "strumento di accelerazione della sua distruzione". A sostenerlo nel libro "Ecologia del Diritto", appena pubblicato da Aboca Edizioni, sono il fisico e teorico dei sistemi Fritjof Capra e lo studioso del diritto Ugo Mattei, che attraverso una serie di conversazioni gettano le basi per un ordinamento giuridico nuovo, coerente con i principi ecologici che sostengono la vita sul Pianeta: apprendere dalla natura e collaborare con essa.
"Sia l'attuale economia mondiale sia l'ordine giuridico che le è proprio sono evidentemente insostenibili - sostengono gli autori - si rivela quindi urgentemente necessario un nuovo ordine eco-giuridico basato sull'alfabetizzazione ecologica, sull'equa condivisione dei beni comuni, sull'impegno civico e la partecipazione. Tale nuovo ordine, tuttavia, non può essere imposto ma soltanto lasciato emergere. Per questo invitiamo tutti a coinvolgersi in questo processo. L'affermazione che ciascuno di noi ora può partecipare alla costruzione del nuovo ordine eco-giuridico è l'epilogo da noi auspicato in questo libro".
Questo volume presenta il diritto come un sistema di conoscenza, teoria generale e filosofia: una disciplina intellettuale, dotata di una storia e di una struttura concettuale che mostra similitudini sorprendenti con le scienze della natura. Due discipline che hanno interagito nel corso della storia influenzandosi a vicenda, fino ai tempi recenti, come dimostrano i due autori che ripercorrono la storia parallela del diritto e della scienza, dall'antichità ai tempi moderni. Una revisione profonda dei fondamenti stessi del sistema giuridico occidentale, una sorta di rivoluzione copernicana del diritto, con forti implicazioni per il futuro.
In collaborazione con: